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Modena-Mandelli, storia infinita: da Brescello fino alla Primavera

di Mattia Amaduzzi
Modena-Mandelli, storia infinita: da Brescello fino alla Primavera

Il tecnico milanese, modenese d’adozione, ha rinnovato fino al 2027. Con i suoi ragazzi ha dominato il girone e adesso punta alla promozione

22 marzo 2024
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MODENA. Una conferma importante, che certifica la qualità del lavoro svolto finora. Il Modena ha ufficializzato il prolungamento del contratto di Paolo Mandelli, allenatore della Primavera, fino al 2027.

L'ALEX FERGUSON DEL MODENA

La società canarina non ha avuto dubbi, nel continuare a puntare sul proprio “Alex Ferguson” per continuare il processo di crescita del settore giovanile. «Il rinnovo è un attestato di stima importante nei miei confronti – ha ammesso Mandelli ai microfoni di Trc – perché non ero in scadenza e perciò non c’era fretta. Penso che la proprietà abbia voluto dimostrarmi un atto di stima e gratificazione. Per chi fa il mio mestiere, credo che queste siano iniezioni di fiducia importanti, che ti portano a fare sempre del proprio meglio».

Tra campo e panchina, questo rinnovo porterà Mandelli a vestire i colori gialloblù per dieci anni. «Ho sempre sperato che il Modena potesse darmi la possibilità di fare un determinato percorso di lavoro nella mia città e nella società in cui ho giocato per anni. Alla fine è capitato e spero di poter raggiungere questo traguardo e allungarlo il più possibile».

OBIETTIVI E AMBIZIONI

Ora la sfida più importante è programmare il futuro. «Credo che si debba continuare su questa strada, ovvero investire sulle strutture, persone e giocatori. Vedo che la società ha dimostrato di avere la voglia e le potenzialità per poterlo fare. Ci vuole pazienza, perché è quasi impossibile non commettere errori».

Molto soddisfatto anche Andrea Catellani, il responsabile del Settore giovanile canarino. «Credo che Paolo rappresenti uno dei pilastri della nostra società – ha spiegato il dirigente a Trc – Nell’ambito di una programmazione pluriennale che stiamo portando avanti, penso che questo rinnovo sia qualcosa di naturale, meritata e condivisa da tutti».

LA CARRIERA DI MANDELLI

Milanese di nascita, ma modenese d’adozione, Paolo Mandelli è cresciuto nelle giovanili nell’Inter, squadra con cui debutta in Serie A nel 1985 al San Paolo contro il Napoli di Maradona, entrando al 77’ dopo la rete proprio del “Pibe de Oro”. Dopo varie esperienze in giro per l’Italia, tra cui anche la Reggiana, è a Foggia che Mandelli trova la consacrazione, sotto la guida di Zdenek Zeman.

Nell’estate del ‘96 arriva all’ambizioso Modena che tentava la promozione in B. Con la maglia canarina segna 13 gol in 139 presenze, ma nella memoria dei tifosi rimane per sempre impresso un assist. Quel cross per il tiro vincente di Ginestra nella decisiva sfida di Brescello, che regala (o quasi) la promozione in B al Modena di De Biasi.

Come allenatore ha iniziato la sua carriera nel settore giovanile del Sassuolo, ma guidando alla salvezza anche la prima squadra. Dopo aver vinto un Trofeo di Viareggio nel 2017, l’anno successivo si trasferisce al Chievo. Prima di Modena ha avuto un’esperienza anche alla Spal. Anche suo figlio è un calciatore, e sta guidando il Carpi in testa al girone D di Serie D.