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Modena, primo giorno del marines Bisoli: «I giocatori sputeranno sangue»

Riccardo Panini
Modena, primo giorno del marines Bisoli: «I giocatori sputeranno sangue»

Allenamento allo Zelocchi e confronto con squadra e tifosi

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Modena Una giornata decisamente fuori dagli schemi la prima vissuta in gialloblù da Pierpaolo Bisoli. Il nuovo tecnico canarino domenica mattina era già a Modena, sebbene il suo arrivo fosse stato annunciato per il primo pomeriggio; Bisoli non ha perso un minuto per prendere contatto con la squadra e con l'ambiente.

Nell'incontro avuto sabato scorso con Vaira all'indomani dell'esonero di Bianco, il mister di Porretta Terme aveva convinto il diesse proprio per la determinazione e la voglia di affrontare di petto la situazione della formazione canarina. E per il neo mister così è stato sin dalle prime ore della sua avventura a Modena. Persino il primo discorso è stato del tutto irrituale visto che l'ex allenatore, tra le altre di Cesena, Cosenza e Sudtirol, ha parlato apertamente davanti alla squadra e ad una delegazione di tifosi prima di dirigere il suo primo allenamento. Nessun giro di parole. «So bene che molti di voi mi odiano – ha detto rivolgendosi ai tifosi - ma oggi io sono uno di voi. Sono qui per fare il massimo. Non ammetto flessioni, dovete sputare sangue da qui alla fine del campionato – ha detto ai giocatori - chi non lo farà non verrà nemmeno convocato. Guarderò attentamente la Primavera e non avrò paura a buttare dentro i giovani se meritano e sarà necessario». Poi un evidente riferimento al suo predecessore: «Se perderemo sarò il primo a metterci la faccia, mentre invece in caso di vittoria non mi noterete perché il merito è sempre di chi va in campo».

Approccio da marines, scene da “Ogni maledetta domenica”, nel pieno rispetto del personaggio e delle caratteristiche di un tecnico che ha sempre fatto della praticità e del pragmatismo il suo credo. Un elettroshock che più di ogni altra cosa probabilmente la società cercava per scuotere la squadra da un torpore che ha anestetizzato le ambizioni e l'ha lentamente e pericolosamente trascinata verso il basso. Anche però, un preciso riferimento al suo passato. Bisoli in effetti, al di là delle origini bolognesi e dei suoi trascorsi al Cesena, quando si è trovato ad affrontare il Modena è spesso stato al centro di episodi discussi; accadde in occasione dei playoff di serie B quando era alla guida dei bianconeri romagnoli poi promossi in A che, grazie soprattutto alle improvvise assenze di Rizzo e Granoche nella gara d'andata, superarono proprio i gialloblù di Novellino con il quale l'attuale nuovo tecnico canarino ebbe un duro screzio con annessa coda polemica. Ma anche in questa stagione sono state scintille: al “Druso” nella sfida serale d'andata del settembre scorso, il nuovo allenatore del Modena ebbe a fine partita un litigio con Bianco che poi ne biasimò duramente il comportamento anche a fine gara davanti a telecamere e taccuini. Scherzi del destino... Talmente imprevedibili che oggi tocca proprio a Bisoli farsi carico del progetto tecnico che avrebbe dovuto avere l'ormai ex mister gialloblù come fulcro anche per i prossimi due anni. Il neo mister ha firmato col Modena un contratto che scadrà nel giugno 2025, nessuna opzione per la prossima stagione che è inclusa già nei piani; Rivetti e Vaira hanno di fatto rilevato l'accordo che Bisoli aveva in essere col Sudtirol. Nel suo staff sono confermati il preparatore atletico Taparelli e Narciso come preparatore dei portieri; appena si libererà dalla società altoatesina, Bisoli verrà raggiunto anche dal figlio Davide e da un altro collaboratore. Il chiodo fisso è uno solo, da ieri mattina nella testa del tecnico c'è solo la salvezza del Modena e la prossima trasferta di sabato ad Ascoli che segnerà il suo debutto alla guida di Pergreffi e compagni. Non resta che rifarsi ad un vecchio spot quando ancora si chiamavano “réclame”: Bisoli arriva presto e (speriamo) finisce presto. Lo spot parlava della robusta ed energica signora Luisa ma, in fin dei conti, si tratta sempre e comunque di mettere in ordine le cose