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Calcio serie A

Sassuolo, mezzogiorno di fuoco

di Valentina Spezzani
Sassuolo, mezzogiorno di fuoco

Scontro salvezza col Lecce al Mapei, i neroverdi sono obbligati a vincere

20 aprile 2024
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SASSUOLO. Il Sassuolo si prepara ad ospitare al Mapei Stadium il Lecce nel lunch match delle 12.30. Dall'arrivo di Gotti i giallorossi hanno messo insieme 7 punti in 4 partite, il che fa sì che siano in testa nel mini-campionato per la salvezza. I neroverdi hanno di fatto un solo risultato a disposizione (a maggior ragione dopo la vittoria di ieri dell’Empoli sul Napoli) se vogliono continuare a sperare di rimanere in Serie A.

BALLARDINI CI CREDE

«Come affronteremo questa partita? Con le nostre caratteristiche – risponde Davide Ballardini - essendo però più bravi anche quando attacchiamo nel non far ripartire gli altri, non dobbiamo scoprirci, dobbiamo essere aggressivi quando gli avversari hanno la palla, abbiamo il dovere di condizionarli e farli sbagliare di più, ed è importante non farsi trovare scoperti, perché il Lecce si copre benissimo, è una squadra molto fisica, ha grande umiltà, grande attenzione, e quando riparte ti mette in grossa difficoltà. Il Sassuolo è nato per giocare, ma nel gioco deve essere pericoloso, per esserlo deve essere veloce e profondo in fase offensiva, al contempo deve avere sempre un equilibrio, un ordine e una compattezza che ti permettano di non subire il contrattacco degli avversari. Sarà una partita molto diversa da quella giocata domenica col Milan».

In questa situazione può essere importante l’apporto di senatori come Obiang: «Pedro è un ragazzo che conosce il gioco, sa come ci si deve comportare quando la sua squadra ha la palla, come ci si deve comportare in fase difensiva, ha sempre una chiara lettura del gioco. Magari parliamo però di un giocatore che col Lecce non gioca».

Anche Pinamonti sta diventando un leader: «Andrea mi è piaciuto più a Salerno che contro il Milan, a Salerno ha fatto una partita di grande generosità e qualità, ha fatto una buona partita anche col Milan ma, se devo scegliere, dico Salerno. Il gol è importante chiaramente, ma all'Arechi ha fatto segnare Bajrami, è stato importante in altre situazioni e l'attaccante deve fare quello».

In questo momento serve di più l’esperienza dei “vecchi” o la spensieratezza dei giovani? «Perché, una cosa esclude l’altra? Servono i giocatori che hanno più campionati alle spalle e servono i ragazzi che hanno qualità ed entusiasmo, non hanno magari il mestiere, ma in prospettiva sono molto interessanti».