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Michele Trombetta, dalle giovanili nel Modena allo “show” della Kings World Cup con Totti e Neymar

di Gabriele Canovi
Michele Trombetta, dalle giovanili nel Modena allo “show” della Kings World Cup con Totti e Neymar

L’ex calciatore della Primavera canarina ha giocato anche nel Castelfranco e nella Cittadella, prima delle ultime due stagioni al Corticella in Serie D: «Io una star social dopo il gol al debutto in questo speciale torneo in Messico»

28 maggio 2024
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MODENA. «Francesco Totti che mi passa la palla, che mi chiama “bomber” e che mi racconta delle scarpette indossate nella sua ultima partita da calciatore… se sto sognando, non svegliatemi».

Lui si chiama Michele Trombetta, gioca in Serie D, lavora in banca e no, non sta sognando. Ci risponde al telefono da Città del Messico e se il suo nome vi dice qualcosa, allora i motivi sono due: siete appassionati di calcio dilettantistico – ha iniziato la carriera con il Modena Primavera e poi ha vestito le maglie di Virtus Castelfranco e Cittadella – oppure avete visto il suo volto sul web, dato che negli ultimi tre giorni il protagonista dei social di tutta Italia è proprio lui.

IL TORNEO
Il motivo? Trombetta, nato a Sala Bolognese ma, di fatto, modenese d’adozione, sta partecipando alla Kings World Cup in Messico, una competizione mondiale di calcio a sette unica nel suo genere – ci sono regole speciali come “carte segrete”, dadi da lanciare e bonus – organizzata dall’ex calciatore del Barcellona e oggi imprenditore, Gerard Piqué. Ma andiamo con ordine.
Tra le 32 squadre iscritte alla competizione ci sono anche gli Stallions, di fatto la nazionale italiana. E indovinate chi è l’attaccante titolare? Proprio Trombetta. Il capitano invece? Francesco Totti: sì, quello “vero”. Il portiere? Emiliano Viviano, con un passato nell’Inter e oggi all’Ascoli in Serie B. Senza dimenticarci di Radja Nainggolan, stella della Serie A per un decennio. Insieme a loro, nove ragazzi “semisconosciuti” da tutta Italia e scelti tramite una selezione che ha coinvolto oltre mille giovani. Ogni squadra è infatti formata da calciatori ancora in attività, tipo Neymar, stelle del passato, come Eden Hazard, Nasri e Shevchenko, e semplici appassionati.
Attenzione, però, non si tratta di “calcio normale”: la Kings League è torneo con effetti speciali e un regolamento tutto suo. Qualche esempio? La possibilità di pescare delle carte, prima di ogni partita, per avere dei vantaggi come un calcio di rigore o il valore doppio dei gol in certi momenti della gara. E ancora: la possibilità di scegliere un giocatore avversario da tenere fermo per due minuti, un arco di tempo in cui si gioca due contro due o addirittura i presidenti delle squadre che calciano i rigori. Insomma, è un vero show, intrattenimento allo stato puro.

LA STORIA
Ora, fatte le dovute premesse, immaginate di avere 30 anni, di venire catapultati dall’altra parte del mondo e di diventare compagni di squadra di Francesco Totti. Immaginate anche di fare il gol vittoria nella partita di esordio davanti a 200mila spettatori – la competizione viene trasmessa in diretta streaming su Twitch – e di diventare il personaggio del momento sui social. Ecco, Trombetta ha fatto tutto questo.

Risponde al telefono da Città del Messico – «ho il cellulare pieno di messaggi e di chiamate da fan, giornali nazionali e tv di tutta Italia» – e nonostante le migliaia di chilometri di distanza, la sua emozione è palpabile: «Qui è tutto senza senso, è tutto così strano, ma ci sto quasi facendo l’abitudine – racconta – Abbiamo gli occhi di tutto il mondo addosso, ma la sto vivendo come una vacanza. Sentire Totti che mi chiama “bomber”, vedere che mi passa la palla durante le partite o ancora chiacchierare con lui è qualcosa che non riesco a spiegare a parole. Ovviamente è richiestissimo da tutti, io gli ho chiesto solo una foto: ci tengo a godermelo come persona».

Oltre allo spettacolo, però, c’è anche tanta professionalità: «Sembriamo l’Italia, quella dei Mondiali – dice ridendo – Facciamo allenamenti sulla tattica, sessioni video e riunioni tecniche: è calcio vero».

IL GOL
E proprio un gol (che tra l’altro valeva doppio per una delle già citate regole particolari) nella partita d’esordio, ha fatto diventare Trombetta una vera star social. C’è anche chi l’ha paragonato all’attaccante del Milan, Olivier Giroud lanciando lo slogan: “Si è girato Trombetta”, in riferimento alla rete decisiva segnata domenica sera. Ma ecco cosa pensa di questa improvvisa fama: «Alla fine di questa esperienza, Totti rimarrà la leggenda con cui sono cresciuto e Trombetta rimarrà... Trombetta. Dal Messico tonerà lo stesso ragazzo che è partito qualche giorno fa».