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Il Sassuolo rivuole subito la Serie A: «Il progetto non cambia, ma punteremo sui giovani»

di Valentina Spezzani
Il Sassuolo rivuole subito la Serie A: «Il progetto non cambia, ma punteremo sui giovani»

È iniziata la nuova era in casa Sassuolo, con la presentazione del direttore sportivo Francesco Palmieri. L’amministratore delegato Giovanni Carnevali: «Retrocessione? Incidente di percorso»

31 maggio 2024
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SASSUOLO. Per il Sassuolo inizia una nuova era, ma nel segno della contiuità, visto che il nuovo direttore sportivo, presentato ieri al Mapei Football Center, non è certo un volto nuovo in casa neroverde. Ad aprire le danze l'amministratore delegato Giovanni Carnevali: «Francesco Palmieri è con noi da nove anni, ha fatto un lavoro straordinario nel settore giovanile, proprio domani (oggi, ndr) avremo la finale del campionato primavera, per cui facciamo al Sassuolo e a noi stessi un grande in bocca al lupo. Credo che per Francesco sia un momento di svolta, aveva il desiderio di intraprendere una carriera diversa. Da questo momento inizia il suo lavoro come direttore sportivo, un grande in bocca al lupo e grazie da parte della proprietà, della società, del nostro presidente Carlo Rossi e mia. Come dimostra anche questa scelta, il Sassuolo Calcio è una famiglia ed è questo che ci differenzia da altre società».

Il diretto interessato è prontissimo a cominciare: «Sono molto contento e orgoglioso di aver ricevuto un incarico così importante dal Sassuolo, ringrazio la famiglia Squinzi, Giovanni Carnevali, il presidente Carlo Rossi. Sono contento di poter iniziare un percorso diverso da quello che ho fatto fino ad oggi, qui mi sento a casa, in nove anni abbiamo costruito qualcosa di veramente importante, anche grazie al fatto che ogni giorno mi relazionavo con persone che mi davano tanto anche dal punto di vista umano e spero si possa continuare così. Dopo 22 anni di carriera da dirigente, aspettavo un'occasione importante, e mi ha fatto molto piacere riceverla dal Sassuolo. Sono consapevole di essere in una società importantissima, sono fortunato, e sono felice di iniziare un'avventura nuova e stimolante».

La serie B potrebbe essere un'occasione per mettere in mostra qualcuno di quei ragazzi su cui Palmieri ha lavorato tanto: «Penso che coi ragazzi bisogna continuare ancora di più a cercare di fare bene e dar loro la possibilità di crescere in questa società. Ci sarà sempre grande sinergia tra il settore giovanile e la prima squadra, perchè l'esperienza di questi anni mi ha insegnato tante cose».

Da direttore del settore giovanile, si è lamentato più volte delle scarse opportunità che si offrono ai ragazzi in Italia: «Io penso che, se si fa un lavoro di qualità col settore giovanile, bisogna sfruttarlo. In Italia, in generale, si continua a dire che a 20 anni i giocatori sono ancora giovani e invece credo che in ogni società un calciatore all'anno bisogna portarlo dalla Primavera alla prima squadra. Credo vada dato un segnale, perchè i giovani sono la risorsa più importante per qualsiasi club. Quando sono arrivato qui l'input di Giovanni Carnevali è stato questo: costruire dei giovani che potessero essere il futuro del Sassuolo. Noi abbiamo lavorato per questo. E penso che tutte le società dovrebbero avere risorse importanti da investire per i giovani, perchè il futuro è lì, ci sono vantaggi sia dal punto di vista tecnico ed economico. Questa è la mia idea e spero si possa realizzare».

Poi uno sguardo al passato: «Sono stati nove anni intensi, belli, pieni di soddisfazione, abbiamo creato qualcosa che spero sia duraturo. La cosa più importante non sono le vittorie, che ovviamente lo sono e restano impresse, ma è aver visto la crescita di tanti ragazzi. Questo è un contesto in cui si sta bene, mi sento a casa e voglio ringraziare tutti quelli che hanno fatto parte del settore giovanile in questi nove anni. Abbiamo fatto qualcosa di cui sono orgoglioso e fiero», e uno al futuro, «Che nuovo Sassuolo ho in mente? Ci dovrò pensare con l'amministratore, il nuovo allenatore e con tutte le varie componenti della società per mettere le basi per qualcosa di importante. Vogliamo ripartire con grande forza per fare un campionato, che sappiamo essere difficilissimo, nella miglior maniera possibile».

Dello stesso avviso Giovanni Carnevali: «Il progetto Sassuolo non cambia. Ricordo i primi giorni con il presidente Squinzi e con Carlo Rossi, il desiderio era quello di creare una squadra con giovani italiani che potessero lasciare il segno e credo che in questi 11 anni abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Adesso dobbiamo ripartire dopo un incidente di percorso, il Sassuolo deve lottare ogni anno. Ci sono il desiderio e la volontà di tornare in Serie A il prima possibile, le difficoltà le conosciamo, ma c'è questo obiettivo mio e della famiglia Squinzi, che c'è sempre accanto e vuole dare continuità al progetto, che non deve cambiare o essere rivoluzionato solo perchè per un anno non è andato bene. Avere una proprietà che ci crede per prima dà grande forza. Non è detto che dopo un passo indietro non se ne possano fare tre in avanti. Ci auguriamo sia così. La società è già avanti anche con la scelta dell'allenatore, che verrà fatta in questi giorni. Fatta quella del direttore sportivo, abbiamo iniziato a capire quali fossero i profili giusti per la panchina. Ho letto di Fabio Grosso, è vero, stiamo parlando con lui, è uno dei profili più interessanti, ma è altrettanto vero che non abbiamo ancora firmato niente. Mi meraviglia che arrivino notizie non veritiere, tante volte vengono messe in giro parole da parte di tante persone, procuratori o meno. Decideremo comunque il prima possibile, perchè dobbiamo fare scelte tecniche importanti e ci siamo già messi al lavoro per questo».l

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