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Federico Bondioli, talento di casa Sassuolo tra la maturità e la Playstation con Sinner

di Mattia Amaduzzi
Federico Bondioli, talento di casa Sassuolo tra la maturità e la Playstation con Sinner

Il mancino classe 2005 si allena a Sporting Club e sarà al via dell’Emilia-Romagna Tennis Cup sui campi "di casa"

12 giugno 2024
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SASSUOLO. Non solo campioni affermati, gli amanti del tennis potranno ammirare anche alcuni dei giovani talenti più interessanti in circolazione all’Emilia-Romagna Tennis Cup. Tra questi, troviamo Federico Bondioli, il beniamino di casa.

«Mi alleno allo Sporting Club da tre anni - ha raccontato il mancino classe 2005 - Per me è come una seconda casa, e sarà un’emozione forte partecipare a questo torneo. Sono reduce da un altro ATP 125 a Perugia, nel quale ho preso consapevolezza di alcuni aspetti gioco sui quali devo lavorare».

Un torneo che vedrà la partecipazione di giocatori del calibro di Coric, Muller e Fognini…

«Dovrò cercare di non pensare a chi avrò di fronte. In questi ultimi due anni ho vissuto esperienze incredibili, perché l’anno scorso ho giocato praticamente tutti gli Slam juniores, stando tanto a contatto con i migliori. Conosco bene Jannik, ma anche altri. Sono stato un po’ dentro all’ambiente e questo mi può aiutare ad affrontare questo tipo di partite. Rispetto alle prime volte che affrontavo avversari importanti, adesso sono più preparato. Per me sarà veramente una cosa bellissima partecipare a questo torneo. Certo, non dovrò pensare troppo a chi mi troverò di fronte, ma concentrarmi solo su me stesso».

Questo è il suo primo tra i grandi? Prima aveva giocato soltanto con i juniores?

«Sì, esatto. Sono arrivato anche dodicesimo al mondo nella categoria, e questa classifica mi ha permesso di giocare diversi Slam, di cui due da testa di serie. Non sono mai stato molto fortunato con i sorteggi, però ho raggiunto la finale di doppio agli US Open, e abbiamo avuto due match point a favore».

Com’è stato il salto di categoria?

«Non è stato facile. Insieme al mio allenatore e team stiamo giocando tanti Challenger e partite di livello, perché con la classifica che ho avuto come juniores mi hanno dato alcune agevolazioni per i tornei, come gli ATP 75. Quest’anno, dunque, ho otto wild card dall’ITF, che posso usare negli ATP 50 e 75, più quelle che mi ha dato la Federazione, che cerca di aiutarmi il più possibile. Sto giocando tanto sopra al mio livello, e non è facile. Dopo Sassuolo, proveremo a giocare tornei un po’ più bassi, per cercare di salire in classifica».

Prima ha raccontato che conosce Jannik Sinner, il faro per ogni giovane tennista in questo momento…

«Lo conosco da quando era numero 100 al mondo, e non aveva ancora fatto questo salto di qualità, durante il lockdown. Si tratta di una persona da cui prendere spunto, perché è un ragazzo semplice, umile e tranquilla. Quando ci parli non si capisce che è il numero 1 al mondo. Durante il lockdown era insieme al gruppo di Bordighera, e si allenava con noi. Nel tempo libero giocava a Fortnite, e tuttora ogni tanto ci sentiamo e continuiamo a giocare insieme alla Play-Station».

Dopo Sassuolo che tornei ha in programma?

«Prima dovrò dare l’esame di maturità, e quindi mi prendo una pausa. Poi andrò un paio di settimane all’estero, in Serbia o in Marocco».l