Sassuolo, l'ora di Cristian Volpato: «Resto e voglio giocare»
Il match winner dell'amichevole con il Padova allo stadio Ricci: «Oltre ad essere un campione del mondo, mister Grosso è un grande allenatore. Spero di avere più spazio, ma dipenderà solo da me»
SASSUOLO. Resti qui? «Sì, resto». Parola di Cristian Volpato che, al termine dell'amichevole col Padova, ha dato conferme riguardo al suo futuro in neroverde. In un momento in cui non si capisce granché, almeno una certezza c'è: «Noi giocatori siamo concentrati su noi stessi e sulla squadra, non so chi resterà e chi no. Intanto ascoltiamo il mister e ci prepariamo al meglio. Grosso è un grande, piace a tutti, quando parla lui, va solo ascoltato, è un campione del mondo, ne sa più di noi». Sono venti giorni che il Sassuolo lavora in vista della nuova stagione, che è ormai alle porte: «La preparazione è lunga e tosta, stiamo faticando parecchio, ma va bene così, perché il duro lavoro è quello che alla fine paga». Volpato aveva già segnato contro il Trento, e lo ha fatto di nuovo decidendo l'amichevole col Padova nel finale: «Abbiamo avuto tante occasioni, ci abbiamo creduto fino all'ultimo e siamo riusciti a vincere. Per quanto mi riguarda, fisicamente mi sento bene, sto crescendo e non vedo l'ora di cominciare. Spero di giocare di più rispetto alla scorsa stagione, ma questo dipenderà solo da me, devo lavorare ancora di più e meglio, quando il mister mi mette in campo devo farmi trovare pronto e dare sempre il massimo».
Ovviamente, ad augurarsi che quella che sta per iniziare possa essere la stagione di Volpato è anche il Sassuolo, che ha investito sul giocatore credendo di poterlo valorizzare e veder crescere, come già accaduto per tanti altri, molti dei quali scuola Roma come lui, vedi Pellegrini, Politano e Frattesi.
Lo scorso campionato è stato probabilmente troppo complicato per consentire a un giovane con poca esperienza di mettersi in mostra, sarebbe stato più facile farlo in una squadra rodata ed equilibrata, caratteristiche che sono decisamente mancate. Le presenze sono state 25 tra campionato e Coppa Italia, per un totale di 826' giocati, solo un gol segnato, contro il Bologna, tanti i ruoli ricoperti, trequartista, ala destra, centrocampista, seconda punta. La duttilità non manca, è evidente, quello che serve ora a Volpato è trovare continuità e imparare a giocare meglio con e per la squadra. Il campionato di B può essere la sua occasione, così come l'assenza, almeno per la prima parte della stagione e poi chissà, di Berardi. Nella rosa attuale, a parte D'Andrea, ancora convalescente, non ci sono giocatori per quel ruolo, in cui Grosso sta adattando Bajrami e, appunto, Volpato (col Padova è partito l'uno, poi è subentrato l'altro). Corsa, uno contro uno e piede non sono un problema per l'ex Roma che, se si dovesse giocare bene le sue carte, potrebbe diventare un titolare nell'undici di Grosso.