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Il lutto

Morto Dorindo Sanguanini, calcio dilettanti dell’Emilia Romagna in lutto

Morto Dorindo Sanguanini,  calcio dilettanti dell’Emilia Romagna in lutto

Originario di Novi, comune in cui fu anche assessore, è stato dirigente di Novese, Pico Mirandola e San Felice poi colonna portante del comitato regionale della Figc. Aveva 78 anni

08 agosto 2024
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NOVI. È morto a 78 anni Dorindo Sanguanini, storico dirigente del calcio dilettantistico emiliano-romagnolo avendo ricoperto per anni un ruolo di spessore nel comitato regionale della Figc. Era originario di Novi di Modena, comune in cui ha ricoperto anche la carica di assessore.

Il cordoglio del comitato regionale Figc

«Un gravissimo lutto ha colpito il Comitato Regionale dell'Emilia Romagna. Il presidente Simone Alberici, il consiglio direttivo e tutto il Crer Figc Lnd, ancora attoniti per la tragica notizia, partecipano al grande dolore per la scomparsa di Dorindo Sanguanini, cconsigliere regionale deceduto oggi all’età di 78 anni dopo una grave e breve malattia. Sanguanini è stato una colonna portante del comitato regionale e del calcio dilettantistico dell’Emilia Romagna, al quale ha donato gran parte della propria vita». 

«Calciatore dilettante in gioventù, Dorindo – ricorda ancora il Crer – aveva successivamente intrapreso un percorso dirigenziale nella Novese per trent’anni e nell'Atletic Pico di Mirandola e nel San Felice per altri cinque. Per oltre vent’anni, Sanguanini era stato poi componente del consiglio regionale Figc Lnd, ricoprendo il ruolo di vicepresidente vicario e di capodelegazione delle rappresentative regionali per otto. Nel 2001 aveva ricevuto il diploma di benemerenza come dirigente di società, mentre nel 2018 aveva conseguito prima il diploma di benemerenza di dirigente federale con oltre 20 anni di servizio nella Lnd, quindi la Stella di bronzo al Merito Sportivo assegnata dal Coni provinciale di Bologna».

«Dorindo – conclude il Crer – è stato un appassionato amante del calcio, che ha profuso una incredibile energia e tanto entusiasmo sia al comitato regionale, sia all’intero movimento. Per anni ha funto da riferimento per le società, non solo modenesi, lavorando di concerto con l'indimenticato amico e consigliere regionale Celso Menozzi, che ora ha raggiunto. Una perdita come quella di Sanguanini non si può colmare con le parole. Oggi possiamo solo ricordarne l’esempio, l’impegno e le qualità umane ancor prima che dirigenziali: questa è la sua eredità, che non dimenticheremo mai».