Olimpiadi, Paltrinieri 9° nella Senna: «Ho bisogno di fermarmi, non so per quanto»
Il campione carpigiano e capitano del nuoto azzurro non va a medaglia nella 10 km in acque libere ma torna a casa con l’argento e il bronzo conquistati in piscina: «Mi serve un lungo periodo per riposarmi, godermi un po’ di tempo che in questi anni ho sacrificato. Smettere? Può succedere di tutto»
PARIGI. Niente da fare per gli azzurri nella 10 chilometri di fondo sulla Senna. Domina l'ungherese Kristof Rasovszky con il tempo di 1h50:52.7, seguito dal tedesco Klemet a +2.1. Terzo e bronzo, l'altro ungherese Betlehem (+16.3). Soltanto quarto il primo azzurro, Domenico Acerenza, che ha chiuso a 16.9 dal primo. Dopo una gara in cui è sempre rimasto nel gruppo di testa, Gregorio Paltrinieri, bronzo a Tokyo 2020, ha chiuso al nono posto a +1’05.3.
«Una gara molto complicata – ha ammesso Greg ai microfoni della Rai – e non aver mai provato a nuotare in questo fiume ha senz’altro inciso: a favore di corrente non trovavo mai la nuotata, mentre controcorrente riuscivo a dire la mia, ma sono sempre rimasto attaccato a un filo e onestamente gli altri erano per me troppo forti, irraggiungibili. Mi dispiace, era una gara su cui ho sempre puntato ma forse anche gli impegni in piscina mi hanno condizionato a differenza degli specialisti, che si sono concentrati su questa gara. Ma non è una scusa, visto che ho scelto io di fare sia piscina sia acque libere. Non sono contento per questa gara ma in generale lo sono per la mia Olimpiade. Adesso? Può succedere di tutto. Mi servono mesi, ho bisogno di fermarmi, di prendermi un lungo periodo per riposarmi, godermi un po’ di tempo che in questi anni ho sacrificato. Lo so, fa effetto anche a me pensare che io possa smettere, ma magari non è così».