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Derby Cesena-Modena, il doppio ex Bucchi: «Si giocherà a scacchi, con Bisoli gran rapporto»

di Claudio Romiti
Derby Cesena-Modena, il doppio ex Bucchi: «Si giocherà a scacchi, con Bisoli gran rapporto»

Il bomber trovò in Romagna quella promozione in Serie A sfuggita in Emilia proprio quando in panchina sedeva l’attuale allenatore gialloblù. Sulla sfida dell’Orogel Stadium: «La squadra di Mignani è forte e sbarazzina, i canarini sono strutturati e possono dire la loro»

09 settembre 2024
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MODENA. Ha giocato nel Modena, un solo anno, ma gli è bastato per segnare trenta gol e trascinarlo a un passo dalla Serie A. Ha giocato anche nel Cesena, pure lì un solo anno, ma sufficiente per conquistarla, la promozione in A, e l’allenatore di quel Cesena (2009/10) era Pierpaolo Bisoli. Insomma, Cristian Bucchi, che tra l’altro vive a Cesena, ha le credenziali per presentare il derby.

Bucchi, a Cesena aveva trovato quella promozione sfuggita col Modena.

«Un’annata travagliata per me, causa infortuni, che però non mi hanno impedito di dare il mio contributo con qualche gol pesante. Dopo un altro mezzo anno nel Pescara, per quei ricorrenti infortuni, decisi di smettere».

Come era il suo rapporto con Bisoli?

«Buono. È una persona schietta, leale, che ti dice la verità. In quel campionato avrei voluto dare di più, ma Bisoli capiva la mia situazione e mi faceva capire di apprezzare quello che facevo».

Come giocava quel Cesena?

«In B era una neopromossa, ma si dimostrò quadrata, capace di soffrire e di cercare le ripartenze. Sfruttando anche il fatto di avere giocatori come Giaccherini, Schelotto e Do Prado».

E il Cesena di oggi?

«Ha entusiasmo, è una squadra frizzante, sbarazzina, che ha perso due partite pur avendo fatto prestazioni ottime».

Lei ha già visto anche il Modena in questa stagione.

«Ho visto una squadra meno esuberante rispetto al Cesena, ma piuttosto strutturata. Che cerca le ripartenze, che tenta di far pesare la sua fisicità e di sfruttare i calci piazzati».

Che partita dobbiamo aspettarci?

«Inizialmente una partita molto tattica, poi se l’equilibrio si spezza, allora tutto è possibile».

La sosta consente al Modena di presentare giocatori importanti, quali Mendes, Defrel, Caso, con una condizione decisamente migliore.

«La sosta serve sempre, tanto più se hai giocatori di questa caratura un po’ in ritardo».

Quale ruolo in campionato per queste due squadre?

«In un organico di ragazzi interessanti il Cesena ha inserito un tocco di esperienza e, se si dimostreranno i tasselli giusti, in ottica playoff potrebbe diventare la classica scheggia impazzita. Il Catanzaro dello scorso campionato. Il Modena mi sembra una squadra in grado di puntare, rispetto alla scorsa stagione, al miglioramento chiesto dalla società. Magari con un percorso fatti di piccoli step successivi».

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