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Modena, la strada è quella del derby contro il Cesena: ora bisogna blindare la difesa

di Riccardo Panini
Modena, la strada è quella del derby contro il Cesena: ora bisogna blindare la difesa

Al Manuzzi Bisoli ha trovato la quadra e i riferimenti

15 settembre 2024
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MODENA. La fase di rullaggio si è conclusa. Il derby del “Manuzzi” ha segnato il primo stacco da terra del Modena che adesso dovrà quindi pensare solo a completare il decollo e prendere così definitivamente il volo. Il derby col Cesena ha chiarito i punti di riferimento di una rotta che Bisoli e i suoi dovranno provare a seguire senza troppe deviazioni. 

Il fattore Caso

L’arrivo di Giuseppe Caso sul filo di lana del mercato, ha rappresentato un colpo clamoroso. Un’occasione che si è presentata e che il diesse canarino Andrea Catellani ha saputo lasciar maturare con pazienza e poi cogliere con destrezza. L’ex giocatore del Frosinone (a proposito, Angelozzi farà meglio a pensare a casa propria piuttosto che denigrare gli altri...) ha quindi obbligato Bisoli a rivedere alcune valutazioni tattiche maturate dopo le prime quattro giornate chiuse poi dalla sosta. Si tratta di considerazioni certamente già anticipate dal tecnico canarino nell’istante in cui gli è stata prospettata la possibilità di ingaggiare Caso e avere così un altro giocatore che lui conosce molto bene.

Un altro Modena

Il piano tattico nel derby con i bianconeri ha preso così corpo con quel 4-3-2-1 che pare essere molto vicino all’assetto di volo perfetto e definitivo. Nella sfida col Cesena si è visto un altro Modena rispetto alle partite precedenti segnate dalla discontinuità e solo da sprazzi di qualità vera: una parte della ripresa di Bolzano e di quella col Bari in casa, il primo tempo di Frosinone e qualche lampo della sfida al Braglia col Cittadella. Una squadra, quella gialloblù, che in Romagna si è finalmente dimostrata molto più in partita ed in palla dal punto di vista fisico e anche mentale, autorizzando Bisoli a parlare di una scintilla che è scoccata in attesa che i motori jet, e sono tanti nella rosa canarina, comincino a sfruttare tutta la potenza della quale dispongono.

La difesa...
Il punto più delicato sul quale ancora si focalizza l'attenzione è il centrocampo. In particolare sono i meccanismi tra Gerli e Santoro che devono essere registrati. I due non hanno praticamente mai giocato insieme nella passata stagione nella quale il mediano è sempre stato impiegato davanti alla difesa da Bisoli che ora però ha a disposizione il vero Gerli. Con Caso che ha prodotto a Cesena diversi pezzi pregiati del suo campionario, diventa fondamentale il lavoro profondo di Palumbo il quale, insieme a Battistella, è forse uno dei pochi che già possono contare su una condizione davvero già eccellente. Ma è la coppia di centrocampo che resta il baricentro sul quale tutto poggia. Servono certezze di equilibrio assoluto, quello che in larga parte ha segnato il derby di Cesena. Oltre a questo, diventa cruciale registrare in fretta la solidità difensiva che oggi rappresenta il vero limite dei gialli. Sette gol incassati in cinque partite sono troppi. Al Modena sta girando un po' tutto storto, questo è evidente; la fortuna girerà pure negli episodi chiave, però è evidente che non può essere tutta colpa della malasorte. Quando il Modena ha aggredito e pressato il Cesena non c'è stata partita tanta è risultata la differenza di spessore. Questa interpretazione però si è limitata ad una mezzora distribuita tra il primo e il secondo tempo. Il tiro di Bastoni aveva avuto una prova generale in una precedente percussione di Adamo: schermare i tiri dal limite, accorciare sulle “seconde palle” e quelle sporche in uscita dall'area diventa essenziale; così come ingenuità e leggerezze (ieri Di Pardo sul rigore) sono ben più che sbavature ma vere e proprie zavorre che ostacolano la salita in quota. Il match di venerdì sera ha trasmesso sensazioni incoraggiante. La questione è come trasformare pareggi come quello di Cesena in vittorie piene.l