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Il centro sportivo del Modena può nascere: anche Nonantola dà l’ok

di Giovanni Balugani
Il centro sportivo del Modena può nascere: anche Nonantola dà l’ok

Il voto in consiglio comunale dopo il via libera della Conferenza dei servizi chiudono l’iter per permettere alla famiglia Rivetti di costruire a Bagazzano il nuovo quartier generale gialloblù. Lavori presto al via

19 settembre 2024
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NONANTOLA. Alea iacta est, il dado è tratto: il centro sportivo del Modena ha superato, ieri sera, l’ultimo step di natura amministrativa, ottenendo il lasciapassare del Consiglio comunale di Nonantola. Termina quindi un percorso lungo un paio d’anni – qualcosa di più, se si considera il fatto che nell’estate del 2021 la proprietà si era mossa lungo tutto il territorio per trovare un’area adatta – e su cui la famiglia Rivetti ha fortemente creduto per rendere la squadra della Ghirlandina un club moderno e competitivo con le grandi realtà calcistiche del paese.

Il voto in consiglio comunale

Il dato è politicamente rilevante: la maggioranza di centrosinistra e parte dell’opposizione, in particolare il centrodestra, hanno votato favorevolmente; si sono astenuti, invece, i gruppi civici che fanno riferimento all’area più vicina ai temi dell’ecologia. Fatto sta che al di là della conta numerica il Modena calcio ha raggiunto il suo scopo e quello dei tifosi, che un paio di settimane fa avevano definito il centro sportivo come «un orgoglio per la città». Gli enti tecnici riuniti nella Conferenza dei servizi, alcuni dei quali avevano chiesto, a fine luglio, alcune ulteriori integrazioni sul progetto, hanno espresso parere positivo, e quindi si è pronti a procedere.

Quando iniziano i lavori

Va applicata qualche piccola modifica normativa e cartografica al progetto iniziale, dettagli che comunque non sembrano preoccupare la famiglia Rivetti, e poi il primo mattone – o, chissà, il primo filo d’erba sintetico – potrà essere posato già nelle prossime settimane. Era stato peraltro lo stesso sindaco di Nonantola, Tiziana Baccolini, a tranquillizzare Rivetti, che al termine del ritiro della squadra a Fanano, a fine luglio, aveva espresso qualche perplessità sulle lungaggini burocratiche. Il presidente dei canarini aveva fatto riferimento, in particolare, alle integrazioni richieste dalla Conferenza: «Adesso aspettiamo che ci diano la possibilità di fare quella cosa – riferendosi al nuovo Centro sportivo – che per noi è veramente la colonna portante su cui costruire il nostro futuro». Una frase pronunciata con una voce leggermente malinconica alla quale Baccolini aveva replicato, in un’intervista alla Gazzetta, con una buona dose di ottimismo: «La Conferenza dei Servizi non ha richiesto modifiche al progetto, ma solamente alcune integrazioni. Gli Enti preposti si riuniranno verso la fine di agosto, e l’obiettivo di andare in Consiglio comunale già a metà settembre rimane assolutamente confermato».

Come sarà il nuovo centro sportivo

Detto e fatto, insomma, come di questi tempi accade sempre meno. Il centro sportivo del Modena si estenderà su una superficie di oltre 74mila metri quadrati di terreno, di cui appena 4.500 metri quadrati di superficie utile, in zona Bagazzano, nella parte di Nonantola più vicina alla città della Ghirlandina. Il perimetro dello spazio sarà circondato da una copertura di un metro e mezzo per tutelarsi da eventuali allagamenti, e i campi saranno rialzati di 60 centimetri circa. Comprese le opere compensative, la superficie totale diventa di circa 85mila metri quadrati. Sono previsti quattro campi da calcio, tra cui una “Mini Arena” per le partite della Primavera, accanto alla quale saranno aggiunti 250 posti a sedere.

Nell’edificio principale spazio per la reception, una palestra con tanto di sale per visite mediche, fisioterapia, idroterapia e massaggi, una sala video destinata all’analisi tecnica delle partite, spogliatoi per atleti e staff, una lavanderia e un magazzino. Salendo la rampa di scale, invece, sarà possibile trovare gli uffici dell'amministrazione societaria e del management calcistico, una sala stampa e un punto ristoro per i dipendenti.

In mezzo ai due campi, che sono presumibilmente quelli destinati alle giovanili, si colloca uno stabile dalle importanti dimensioni che dovrebbe, nelle idee, ospitare gli spogliatoi dei piccoli canarini, un locale a uso bar e un magazzino.

Un altro deposito, forse il più importante, è quello presente nella parte sud del centro sportivo, che sarà una rimessa dei macchinari per la cura dei terreni e, più in generale, del verde.