Modena nella tana del Catanzaro. Bisoli: «Siamo affamati di punti»
Gialli oggi al Ceravolo per riscattarsi dopo il ko interno con la Samp: poi sarà sosta. Il tecnico carica i suoi: «Abbiamo un’identità e non ci ha mai messo sotto nessuno»
MODENA. Forse mai una sosta di campionato è arrivata tanto gradita nella storia del Modena come quella della prossima settimana. Prima però c’è da superare l’odierna trasferta di Catanzaro (alle 15), nella quale la squadra di Bisoli cerca il punto (o i punti) per vivere le due settimane senza partite con maggiore tranquillità, concentrandosi solo nell’agognato recupero degli infortunati. Prima, però, ci sono le forche caudine dello Stadio Ceravolo…
Mister Bisoli, Modena e Catanzaro squadre affamate di punti.
«Sicuramente ne hanno bisogno loro, ma anche noi vogliamo arrivare alla sosta con un risultato positivo. Ci consentirebbe di lavorare in quelle due settimane con uno stato d’animo più leggero».
Come ripartire da una partita giocata bene, ma persa male?
«Abbiamo confermato che la nostra crescita continua, che c’è un progetto di gioco, ma anche che a volte basta un errore per vanificare tutto sul piano del risultato. Non dobbiamo più commettere l’errore di voler recuperare in fretta uno svantaggio, mentre bisogna mantenere la calma e continuare la propria partita».
Oltre alla massima attenzione per evitare errori…
«Tutti possono sbagliare, soprattutto i giovani, ma se non li fai giocare non cresceranno mai. Bozhanaj, ad esempio, ora gioca titolare perché se l’è meritato. Ho solo ulteriormente richiamato tutti a tenere sempre la concentrazione e, se serve, anche a mandare la palla in tribuna. E in attacco ho chiesto di avere più cattiveria, a tirare, a provarci, perché tutto può succedere, magari trovi la deviazione giusta».
Al di là di qualche errore, contro la Samp il Modena ha pagato a caro prezzo le tante assenze.
«Effettivamente non puoi regalare nove giocatori a nessuna avversaria. A Catanzaro recupererò, tra…virgolette, Botteghin, Di Pardo anche se non al cento per cento, Battistella, non so se dall’inizio, e in panchina Alberti che, dopo tre mesi, ha fatto due allenamenti completi. Defrel invece starà fermo ancora, come Caso che dopo un tempo a Cesena è come ingrippato, e Gliozzi fermatosi dopo pochi minuti in allenamento. Abbiamo preso diversi giocatori che nel 2024 hanno giocato poche partite, è vero, ma credo che sia stato un rischio calcolato. A complicare le cose sono stati gli infortuni traumatici, non preventivabili».
Può pesare psicologicamente questa continua emergenza?
«La squadra si è allenata bene pure questa settimana, anche se non è facile tenere alto il ritmo in allenamento se non hai di fronte altri dieci di pari valore. E nella gara con la Samp non si è mai arresa, neppure sullo 0-3».
Quale Catanzaro pensa di trovare?
«Una squadra tosta, che è reduce da una semifinale play off conquistata da matricola. Quest’anno però ha cambiato tecnico e ha bisogno di tempo, ma è formazione di valore, con un pubblico molto caldo, proprio come il nostro».
È preoccupato per la situazione generale?
«Per niente. Infatti andiamo avanti così, anche col modulo, finché non ci saranno segnali in contrario dalla squadra. Per adesso la classifica non la guardo, ma so che il Modena starà nella parte sinistra, vedrete. Questa squadra ha un’identità, non l’ha mai messa sotto nessuno, un po’ solo il Bari, anche se abbiamo vinto. Confesso che ero più preoccupato nel finale dello scorso campionato quando sono arrivato».