Tutti i modenesi alla Maratona di New York: i tempi, i nomi e le foto
Loro sono i “modenesi d’America”, che magia la corsa della Grande Mela: il più veloce tra gli atleti gialloblù è lo spilambertese William Talleri, per la prof Pia Paganelli è la 31esima volta sulle strade di New York
MODENA. «C’è qualcosa nell’aria di New York che rende il sonno inutile». Come dar torto a Simone De Beauvoir? Difficile possano averlo fatto ieri gli oltre 54mila runners protagonisti sulle strade della Grande Mela, nella maratona più famosa del globo.
È un ruolo marginale quello che assume il dormire di fronte ai milioni di stimoli, sogni e missioni che ognuno porta con sé fra le strade della città che non riposa mai. Decisamente troppi per sprecare secondi preziosi dormendo. Meglio correre. Ognuno con il proprio obiettivo in testa, il proprio bagaglio sulle spalle, la propria storia da raccontare. Pensieri e scarpette si muovono veloci attraverso i cinque iconici distretti della città, i “boroughs”.
Da Staten Island fino a Manhattan, passando per Queens, Brooklyn e Bronx. Una cavalcata spettacolare lunga 42,195 chilometri, che scatta dal Ponte di Verrazzano per concludersi nella magica cornice di Central Park. Così, sono state poche le ore di sonno per i tanti italiani al via: oltre 2.000 i nostri connazionali presenti a New York ieri, i più presenti dopo gli statunitensi padroni di casa.
Un pezzetto di Modena a New York
Fra gli azzurri, hanno certamente dormito poco anche i 41 modenesi sorridenti in Central Park. Ognuno di loro avrà rincorso i suoi sogni, focalizzando in albergo la propria personale rincorsa, nelle poche ore di sonno che li separava dai bus in piena notte che scortano a Staten Island prima dell’alba. William Talleri ha avuto pochissimi secondi da sprecare. È l’inarrestabile maratoneta spilambertese classe 1977 il più veloce dei nostri atleti quest’anno a New York: 2h41’45” per il portacolori del Modena Runners Club e San Vito Runners, autore dell’ennesima prestazione da applausi.
Una sfida personale
Notte breve e sogni intensi certamente anche per Giulia Rosi, cui va la palma della prima modenese in Central Park. Ha vinto la sua personale sfida, la giovane personal trainer ed istruttrice di pilates castelfranchese, al debutto sulla distanza regina insieme al fidanzato Alessandro Corticelli.
Dopo aver sofferto di disturbi alimentari anni fa, Giulia ha trovato nella corsa un bel modo per cambiare prospettiva nella vita, per credere in sé e trovare la giusta determinazione per raggiungere i propri obiettivi. Ha vinto la sua scommessa con l’ottimo tempo di 3h40’03”, portando a spasso per i five boroughs il suo personale messaggio di perseveranza e cura verso se stessi. Ha corso ieri raccogliendo fondi per Aidap Ricerca e Prevenzione, associazione italiana non profit attiva nella raccolta fondi per finanziare progetti di ricerca innovativi nella prevenzione dei disturbi dell’alimentazione e dell’obesità.
La prof che ama correre
A dormire pochissimo è anche Maria Pia Paganelli, la prof. modenese che insegna da anni alla Trinity University di San Antonio.
Per lei, una storia d’amore con New York lunga addirittura 30 anni, tante quante sono le edizioni della maratona portate a termine, anzi, 31, come specifica lei con l’immancabile sorriso, contandone una non ufficiale. Si è goduto ogni metro, ogni istante di gara Fabio Dondi, alla sua seconda esperienza newyorchese, accompagnato dalla moglie Paola. Per l’instancabile podista di Castelnuovo un 3h47’38” a braccetto con l’amico Simone Invidia, portacolori del Modena Runners Club. Onore alla compagine Interforze, che ha visto al traguardo Massimo Formigoni e i folkloristici Francesco Pacucci e Nicola Bianco, travestiti al traguardo, ma anche il soddisfattissimo trio formato da Adelaide Luppi, Federica Barbieri e Luca Papotti.
Corazzata anche per il 3’30” Team di Alberto Bortolotti, che ha guidato in Central Park i compagni Massimiliano Vecchi, Simonetta Silingardi, Cesare Vellani, Matteo e Raffaele Domo.
Poco sonno, tante emozioni
Niente tempo da perdere nemmeno per gli abbonati alle major, i portacolori de La Bottega di Casinalbo Francesco Messori e Jonatan Schito, reduci da Berlino, così come Cristiano Amoretti, che ha centrato l’accoppiata Chicago-New York in poche settimane.
Questioni di cuore e corsa per la coppia MDS Gabriella Macchi e Davide Bernardi e per quella Runners & Friends Lara Mazzi e Mirco Bertulu.
Mille storie e zero tempo per riposare, infine, per il nocchiero di Ovunque Running Lolo Tiozzo, inossidabile al traguardo della sua 29esima maratona newyorchese, alla cui scoperta ha accompagnato quest’anno quasi 30 nostri concittadini, con il supporto dei sempre instancabili Alessandro Della Santunione e Massimo Rossi.
E chissà che ora, con il peso di quella scintillante medaglia al collo, non arrivi un po’ di meritato riposo. Magari sull’aereo, di rientro in Italia, quando quella strana aria newyorchese allenterà la sua magia. Fino all’anno prossimo.