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Al Mapei c’è Reggiana-Sassuolo, diciotto anni dopo l’ultima volta

di Valentina Spezzani

	Il gioiello neroverde Domenico Berardi in azione contro il Modena
Il gioiello neroverde Domenico Berardi in azione contro il Modena

Alle 20.30 il calcio d’inizio di una sfida sentita da ambo i lati, a partire dal tema stadio

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SASSUOLO. Questa sarà una serata particolare al Mapei Stadium, coi tifosi del Sassuolo in curva ospiti, quelli della Reggiana dalla parte opposta. Qualcuno dirà che il mondo del calcio è ricco di esempi di stadi condivisi, basti pensare ai due più noti, ovvero San Siro a Milano e l'Olimpico a Roma, piuttosto che il Ferraris a Genova. Ma qui la situazione è diversa, l'impianto non è del Comune, è del club neroverde, ma si trova nella città dei granata, e da anni ci sono polemiche in merito, con parecchi reggiani non entusiasti, per usare un eufemismo, dell'acquisto della struttura da parte del gruppo Mapei e il conseguente coro “Via il Sassuolo da Reggio Emilia” ripetuto allo sfinimento. Dall'altra parte, non è che i sassolesi siano entusiasti di doversi fare trenta chilometri di strada per vedere la loro squadra del cuore, nel cuore di molti resti il sogno dello stadio in città, pur riconoscendo la modernità e l'altissimo livello del Mapei Stadium.

Clima caldo

Insomma, questa sera si giocherà in uno stadio conteso, un po' amato e un po' detestato e, certamente, si vivrà un clima caldo. È probabile che la quota neroverde sarà in minoranza e che quella granata sarà più numerosa, sono 3000 i biglietti acquistati in prevendita, di cui 729 nel settore ospiti (dato definitivo), tuttavia la gara è molto sentita da entrambe le parti. I sostenitori della Reggiana non vedevano l'ora di affrontare il Sassuolo, forse speravano di poterlo fare grazie a una loro promozione in Serie A piuttosto che per una retrocessione in B degli avversari.

La classifica

La squadra di casa arriva da sfavorita, almeno sulla carta, stando a rosa e classifica, ma questo potrebbe essere un enorme vantaggio per chi scenderà in campo, di fatto non c'è nulla da perdere. La corazzata di Grosso invece affronta il match da capolista e con la pressione di dover vincere, è un bel banco di prova questo dal punto di vista mentale per un gruppo che, andando avanti nel corso del campionato, dovrà imparare a gestire anche questo aspetto.

L’attesa della vigilia

È vero che è già stato disputato il derby col Modena ed è finito bene per i colori neroverdi ma, come già detto, qui i fattori in gioco sono ancora di più. Il Sassuolo non perde da fine agosto, prima o poi probabilmente succederà, tuttavia in città in questi giorni la frase che riecheggiava era sempre e solo una: “Possiamo perdere una partita, ma non questa”, a conferma del fatto che nella testa e nel cuore dei sassolesi, e sicuramente anche dei reggiani, in palio non ci sono solo i tre punti.

L’ultimo precedente

L’ultimo precedente in campionato risale a 18 anni fa, campionato di Serie C2, e il Sassuolo di Remondina si impose al “Giglio” (all’epoca lo stadio di Reggio si chiamava ancora così) per 1-0 con un gol di Vianello. Successo bissato un paio di anni dopo, nel 2008 al “Ricci”, in Coppa Italia.

Infine l’arbitro: ieri c’è stata una sostituzione, non sarà infatti Fabio Maresca - che è fermo da due mesi - a dirigere il derby ma Francesco Fourneau. 

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