Pergreffi: «Il Modena è cambiato Un regalo ai tifosi? I tre punti»
Il centrale è infortunato: «Dura guardare da fuori, si soffre il doppio»
MODENA È ancora lunga la strada che separa il capitano del Modena Antonio Pergreffi dal rientro in campo. Il difensore, infortunatosi alla fine di ottobre in allenamento, ha partecipato ieri all’inaugurazione del temporary store gialloblù in piazza Roma ed ha parlato a tutto campo del suo momento personale, di quello che sta vivendo la squadra e del rapporto instaurato con il nuovo mister Paolo Mandelli.
Pegreffi, partiamo dalle sue condizioni, innanzitutto come va il recupero?
«La parte più brutta è passata, adesso ho tolto stampelle e tutore e sto lavorando sia la mattina che il pomeriggio allo stadio per poter rientrare il prima possibile. Come obiettivo ci siamo dati marzo o aprile, spero verso la fine di marzo di poter essere con la squadra. C’è da portare pazienza e continuare a lavorare oltre a star vicino ai compagni il più possibile».
Come sta vedendo da fuori il Modena?
«Star fuori è sempre brutto perché vivi con ansia tutti i momenti e tutte le partite. Credo che nelle ultime tre gare sia cambiato qualcosa, la squadra ha risposto bene al nuovo allenatore. Siamo più compatti magari rispetto a quanto concedevamo prima, ma è anche vero che abbiamo lasciato per strada dei punti, forse potevamo fare bottino pieno e c’è più rammarico per quello. Il bilancio, però, è positivo e bisogna continuare a lavorare quotidianamente per arrivare a quei tre punti che ci consentirebbero di distanziarci dalla zona più brutta della classifica».
La fase difensiva è migliorata molto, manca ancora qualche gol in avanti?
«Sì, prima subivamo troppo mentre ora fatichiamo a sbloccarci. Si stanno compensando le due cose, speriamo di arrivare prima possibile al giusto compromesso fra gol fatti e subiti, ma credo sia più una cosa di testa e dovremo provare a sbloccarci già sabato perché in campo stiamo facendo quello che proviamo in allenamento».
Come ha visto il rientro di Pedro Mendes?
«Credo che la sua mancanza si sia sentita perché è un giocatore che fa reparto da solo. Uno come lui può darci una grandissima mano da qui alla fine entrando sempre più in condizione».
Dove può arrivare ancora questo Modena?
«Se guardiamo la classifica è ancora talmente corta che con tre punti in più sei ai playoff e con tre in meno in zona retrocessione. Noi dobbiamo trovare un paio di vittorie prima possibile, magari iniziando già sabato, per avere anche quella tranquillità e sicurezza di credere in ciò che stiamo facendo».
Quale può essere il regalo per il Natale?
«Io sono qua da cinque anni e i tifosi ci sono sempre stati vicini in ogni momento. Ho visto tanti momenti belli o meno belli, ma ora credo che dobbiamo fare un regalo al nostro pubblico che è fare più punti possibili da qui a fine anno per ringraziargli del sostegno che ci danno in ogni momento».
Da capitano che non può dare il suo apporto sul campo come è iniziato il suo rapporto con Mandelli?
«Anche lui è qui da tanti anni, conosce bene l’ambiente, la dirigenza e tutti. Appena arrivato abbiamo subito instaurato un bellissimo rapporto e ci sia aiuta sia nella gestione del gruppo che della settimana. È una persona pacata, che ha voglia di lavorare ed esprimere pensieri e valori. Dobbiamo essere tutti uniti per dare una mano a far sì che queste cose avvengano».
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