Gazzetta di Modena

Sport

Motociclismo

Dai fornelli alla MotoGP con la Ducati: la favola di Mauro Grassilli

di Claudio Flori
Dai fornelli alla MotoGP con la Ducati: la favola di Mauro Grassilli

L’ex cuoco di Finale è il direttore sportivo del team di Borgo Panigale

3 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Alla serata della consegna degli Oscar del motociclismo, i Caschi d’Oro, tra i tanti campioni del passato e attuali, riconoscimenti anche a team e personaggi del circus delle due ruote. Tra i modenesi a ritirare la statuetta anche il Direttore Sportivo di Ducati Corse MotoGP, Mauro Grassilli da Finale Emilia. ll 2024 è stato un anno in cui Ducati è stata in assoluto la vera grande protagonista della MotoGP. Sulle 20 gare disputate, 19 sono state vinte dalle Desmosedici Gp di cui 17 sono state consecutive. Ma la Casa bolognese ha anche raggiunto altri traguardi straordinari. Per esempio nella Sprint in Thailandia tutte le 8 moto Ducati in pista hanno preceduto le marche avversarie. O ancora ha stabilito il nuovo record di podi stagionali 53, dieci in più rispetto alla stagione passata.

Grassilli, come si fa arrivare da Finale Emilia alla Ducati e alla MotoGP ?

«La mia fortuna è stata l’aver capito cosa volevo fare a livello professionale. Provengo da una famiglia di ristoratori, ho fatto il cuoco per tanti anni dopodichè, durante il servizio militare, ho capito che il mio futuro non poteva essere dietro ai fornelli e così mi sono messo di nuovo a studiare. Mi sono laureato in economia qui a Modena, poi un master con l’obbiettivo di entrare in Ducati. Ho iniziato da stagista seguendo un progetto continuando con tutti i passaggi ai vari livelli e dopo vent’anni sono arrivato alla MotoGP».

L’anno scorso è succeduto al ruolo di Direttore Sportivo della Casa bolognese nel reparto Corse Moto GP, al posto di Paolo Ciabatti. Quale è il bilancio del suo primo anno in un ruolo così importante?

«È stato un anno veramente intenso per me perché in realtà , anche se da tanti anni lavoravo in azienda, era il primo anno che ricoprivo questo ruolo di Direttore Sportivo della squadra corse. Per cui la prima cosa che ho incontrato come difficoltà è stata quella di farmi apprezzare e conoscere dal team, dai piloti, dal paddock e dalla Dorna, per cui non nascondo che non è stato semplice. Dopo un po’, grazie agli aiuti di Luigi Dall’Igna, Davide Tardozzi , Claudio Domenicali e dei ragazzi del team sono riuscito ad ingranare e adesso posso dire che è stato un bilancio molto positivo».

Qualche rammarico per aver perso il numero uno visto che l’iridato Martin è passato in Aprilia?

«Un po’ di dispiacere c’è stato, perché in realtà avevo iniziato un percorso molto importante con Jorge Martin. È stata una scelta aziendale seria ed importante, sapevamo di perdere il numero uno, ma siamo contenti della decisione presa».

Mauro Grassilli, all’atto della consegna della statuetta “Casco d’Oro 2024” per la Ducati Corse, ha voluto al suo fianco chi lo ha preceduto nel suo ruolo, Paolo Ciabatti presente in sala. Giusto il tempo di ritirare il premio e poi il finalese si è rimesso i panni del Direttore Sportivo imbarcandosi per la Malesia, dove la Ducati sta svolgendo i test.l