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Roberta e Gherardo, pattini d’oro: «Vincere il Mondiale? Un’emozione unica»

di Sara Barbieri*

	I campioni del mondo Roberta Sasso e Gherardo Altieri Degrassi 
I campioni del mondo Roberta Sasso e Gherardo Altieri Degrassi 

In coppia hanno trionfato a Rimini, conquistando tre successi per l’Italia

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MODENA I pluricampioni del mondo Roberta Sasso e Gherardo Altieri Degrassi riconfermano il loro titolo nel pattinaggio artistico a rotelle nelle categorie Solo dance e Coppia dance. Roberta e Gherardo hanno partecipato al World Skate Game che nel 2024 si è tenuto a settembre a Rimini portando a casa tre medaglie d’oro per l’Italia.

Com’è nata la vostra passione per il pattinaggio e quando avete iniziato?

Gherardo: «Ho iniziato all'età di quattro anni e la mia passione è nata grazie a mia sorella che praticava pattinaggio. Lei mi ha convinto a provare, inizialmente ero un po’ titubante ma quando ho messo i pattini mi sono innamorato». Roberta: «Anche io ho iniziato a quattro anni grazie alla mia vicina di casa, eravamo molto amiche e mi ha spinto a provare questo sport che sin da subito ho amato e che non ho più lasciato».

Come avete iniziato a pattinare insieme?

Gherardo: «Abbiamo iniziato nel 2019, io e lei ci conoscevamo già da molto tempo, erano già sei o sette anni che gareggiavamo uno contro l’altro». Roberta: «Le nostre allenatrici in un campionato europeo hanno iniziato a parlare di questo progetto. Quando lo siamo venuti a sapere, abbiamo iniziato ad insistere, era un nostro sogno, e quindi sono cinque anni che pattiniamo insieme». Come descrivereste il vostro percorso nel pattinaggio artistico a rotelle? Gherardo: «Le parole migliori per descriverlo sono alti e bassi, ci sono stati momenti di difficoltà, non è stato facile, perché quando si è piccoli il proprio sogno è quello di arrivare ai massimi livelli, però questo comporta tanti sacrifici, quindi il percorso è stato un po’ travagliato però adesso siamo contenti, anche se c'è sempre da lavorare e il percorso non è mai facile».

Chi vi ha sostenuto di più in questo percorso?

Roberta: «Sicuramente tutto il nostro team con cui lavoriamo ogni giorno a partire dalle nostre allenatrici Beatrice Lotti e Maria Teresa Marzano, poi le società, i nostri preparatori atletici, i coreografi ma soprattutto la nostra famiglia, i nostri genitori che ci supportano sempre e ci appoggiano sempre in qualsiasi cosa». Gherardo: «I genitori e i famigliari sono stati fondamentali in questo percorso perché ci hanno aiutato a crescere nel migliore dei modi».

Cosa vorreste trasmettere mentre pattinate?

Gherardo: «Vorremmo trasmettere la passione per questo sport e l'impegno necessario per poter raggiungere determinati risultati; senza l'impegno e la consapevolezza della fatica per arrivare a ciò, non si può arrivare da nessuna parte. Vorremmo trasmettere ai ragazzi di impegnarsi sempre in tutto ciò che si fa».

Quante ore vi allenate alla settimana?

Roberta: «Facciamo otto o nove allenamenti a settimana sui pattini». Gherardo: «Il periodo di massima intensità è in estate, è un crescendo dall'inizio della stagione quindi da gennaio fino ad arrivare ad agosto e a settembre in prossimità del campionato del mondo dove gli allenamenti si intensificano, si va dalle due, tre ore sia la mattina che il pomeriggio più le ore fuori dalla pista, varia molto l'allenamento ma tutti i giorni siamo in pista».

Come si svolge una vostra giornata?

Roberta: «Frequentiamo entrambi l'università a Bologna quindi alla mattina ci svegliamo presto, facciamo colazione e andiamo a lezione. Finite le lezioni pranziamo e subito dopo si studia, poi si sta in pista fino alle 21 solitamente per poi tornare a casa a finire di studiare e poi si ricomincia».

Vi capita di avere paura di sbagliare?

Gherardo: «Questa paura c'è sempre fa parte del gioco, non si può evitare, ma si può gestire. Personalmente ci aiuta molto sapere che ci siamo allenati per gareggiare a determinati livelli, sappiamo ciò che abbiamo fatto e siamo sicuri della nostra preparazione, quindi questo ci aiuta a dirci che ce la possiamo fare senza sbagliare». Roberta: «Poi capita sempre di sbagliare ma si va avanti».

Qual è il vostro programma preferito?

Roberta: «In Solo dance sicuramente la Free dance dell'anno scorso perché era la prima volta che sentivo veramente mio un programma, mi sentivo me stessa e sentivo di poter trasmettere tutto ciò che sentivo». Gherardo: «Di coppia probabilmente la free dance di quest'anno, l'abbiamo sentita molto perché ha segnato il nostro secondo titolo del mondo nella specialità coppia danza. Era dedicata a due personaggi della Divina Commedia, Paolo e Francesca, ed è per la loro storia che ci è rimasta nel cuore».

Come descrivereste il mondiale di quest’anno?

Gherardo: «Carico di emozioni, giocare in casa a Rimini è stato emozionante». Roberta: «Il calore del pubblico e avere i famigliari con noi per la prima volta a vedere la gara e a gioire con noi dopo aver vinto è stato veramente speciale».

Come sono nate le idee per i programmi che avete presentato?

Gherardo: «Le idee nascono un po’ per caso, non ci riflettiamo molto a inizio stagione, li strutturiamo in seguito, Per esempio quest'anno il mondiale era a Rimini e casualità ha voluto che un giorno leggendo su internet abbiamo scoperto che Paolo e Francesco venivano da Rimini e quindi abbiamo detto perché no?».

A chi le dedicate le vostre medaglie d’oro?

Roberta: «Le dedicherei a tutto il lavoro che c'è dietro a noi quindi a tutte le persone che sono dietro a ciò che presentiamo in pista. Gherardo: «La vittoria è un po di tutti quelli che ci hanno aiutato in questo percorso e siamo molto riconoscenti a queste persone».

C'è stato un momento che vi è rimasto particolarmente impresso da quest'esperienza?

Gherardo: «Sicuramente quando abbiamo finito di gareggiare. Personalmente avere mia mamma pronta ad abbracciarmi per questo enorme risultato è una cosa che non scorderò mai visto che gli altri tre mondiali li ho fatti in Sud America e quindi purtroppo amici e famigliari non sono potuti venirci a vedere». Roberta: «Per me il momento più bello è stato quando abbiamo finito la free dance di coppia che è stata molto emozionante ma anche molto tosta, ci preoccupava molto, quindi l'idea di essere riusciti a portarla a termine nei migliori dei modi mi ha trasmesso una grande gioia e sono orgogliosa del lavoro che abbiamo fatto».

Qual è il vostro prossimo obiettivo?

Roberta: «Il nostro prossimo obiettivo sarà la stagione 2025 quindi per ora ci concentriamo sulla preparazione fisica e su tutti gli aspetti fuori dalla pista come danza e altre attività del genere». Gherardo: «L’obiettivo è migliorare noi stessi, quindi alzare sempre di più il livello».

Per finire, cosa direste agli atleti che praticano questo sport?

Gherardo: «Ci vuole tanta costanza, bisogna rimboccarsi le maniche e sapere che ci saranno momenti bui, non lasciarsi abbattere perché da questi momenti potranno nascere esperienze ed emozioni fondamentali per crescere». Roberta: «È uno sport difficile perché purtroppo è poco diffuso; ci possono essere ostacoli difficili da affrontare, anche economici ma con la passione si fa qualunque cosa».

*studentessa del liceo Venturi, classe 4L