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Modena, Palumbo non è più decisivo? Non è vero, lo svela Mendes

di Andrea Lolli

	Mendes e Bozhanaj
Mendes e Bozhanaj

Il retroscena del gol che ha permesso ai gialli di pareggiare contro il Cosenza, Pedro: «E' stato Antonio a dire a Bozhanaj di calciare la punizione decisiva»

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MODENA. Antonio Palumbo, il trascinatore del Modena nella prima parte di stagione, Kleis Bozhanaj, il talento spesso decisivo entrando dalla panchina, e Pedro Mendes, il bomber portoghese che sembra finalmente pronto a prendere per mano la squadra e a trascinarla con i suoi gol e le sue giocate.

Il siparietto
Cosa accomuna questi tre elementi del reparto offensivo gialloblù? Il “siparietto”, se così possiamo denominarlo, che ha portato alla punizione da cui è nato il gol del definitivo 1-1 domenica con il Cosenza. A raccontarlo, nel post gara, è stato proprio l’autore della zampata decisiva ovvero l’attaccante arrivato in estate dall’Ascoli che ha spiegato come sono andati i fatti: un conciliabolo fra il “Diamante di Scampia” e Bozhanaj concluso con la decisione, altruistica, di lasciare il calcio piazzato proprio a quest’ultimo, forse per sfruttare proprio la traiettoria maligna che il trequartista albanese è in grado di disegnare con il suo piede destro. Mai scelta fu più azzeccata vista la deviazione sotto porta di Pedro Mendes, da vero e proprio rapace d’area di rigore, che ha messo fuori causa Micai e ha messo una pezza ad una gara che il Modena ha decisamente approcciato nella maniera sbagliata, regalando nel primo tempo all’avversario campo, possesso palla e quella fiducia che per novanta minuti ha spazzato via le fragilità dettate dalla classifica.

La "giocata"
La possiamo definire come la “giocata” più importante di Palumbo nell’arco di un match dove lui, come i compagni, non è riuscito ad accendere la luce dal punto di vista tecnico. Una scelta che si è rivelata azzeccata poiché gli scenari possibili sulla punizione erano ben diversi: il destro velenoso di Bozhanaj, appunto, diretto verso la porta e potenzialmente imprendibile con una minima deviazione così come poi è stato ed il mancino a rientrare di Palumbo stesso, che avrebbe dovuto essere necessariamente un traversone al centro dell’area alla ricerca della spizzata decisiva di testa. Un piccolo segnale che si spera possa innescare una nuova ripartenza per un giocatore che non ha vissuto un mese di febbraio particolarmente felice dopo le sirene delle ultime ore di mercato. La gara con lo Spezia, culminata con un’espulsione probabilmente eccessiva, la vittoria di Cittadella vissuta da spettatore ed il match di domenica in cui nemmeno lui è riuscito a rendersi decisivo se non con questa intuizione.

Il pareggio
Di contro i tifosi possono appigliarsi ad un Bozhanaj che finora sotto la Ghirlandina non ha mai avuto stabilmente un ruolo da titolare, se non per un breve periodo sotto la gestione Bisoli, ma che subentrando sa essere decisivo con assist e gol di pregevole fattura come quello che ha deciso il derby con la Reggiana del dicembre 2023.
E poi lo stesso Mendes che a Cittadella, così come con il Cosenza, è andato in rete entrando a sua volta dalla panchina e si candida a riprendersi le chiavi dell’attacco in vista di una doppia trasferta cruciale. Dalla sua vena realizzativa e dalla capacità della squadra di costruire gioco, arrivando a servirgli palloni invitanti in area di rigore, passano le ambizioni di un Modena che finora ha sempre steccato il salto di qualità per arrivare davvero a giocarsi la zona playoff.

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