Sassuolo, Berardi come Magnanelli? Carnevali: «Lo decideremo insieme»
L’amministratore delegato e direttore generale neroverde: «Più avanti parleremo con lui del futuro post carriera agonistica. Ambassador come Chiellini alla Juve? Vedremo». Anche Laurienté esalta Mimmo: «È l’anima dello spogliatoio, la sua esperienza è al servizio di tutti: un vero leader»
SASSUOLO. Che Domenico Berardi sia da più di dieci anni il fulcro del Sassuolo dal punto di vista tecnico, non è un segreto. “Giocatore di livello superiore”, è così che è sempre stato definito, sia dai suoi compagni che dagli allenatori che si sono susseguiti sulla panchina neroverde. Carattere schivo, non amante di tutto quello che circonda il calcio, in particolare della stampa e del clamore mediatico, decisamente appassionato di tutto quello che riguarda il campo: per farla breve, a lui piace stare sul rettangolo verde, è lì che si esprime al meglio, del resto non gli interessa.
I numeri di Berardi in neroverde
E lo si era capito subito, basti pensare che dopo il famoso poker al Milan del gennaio 2014 aveva fatto di tutto per non cavalcare l'onda, o meglio lo tsunami, che avrebbe potuto travolgerlo, chiudendosi nel suo solito silenzio e lasciando che a parlare fosse solo ed esclusivamente il suo mancino. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, il Sassuolo si è confermato in Serie A per molti anni, ha giocato l’Europa League e poi, non a caso, a seguito proprio del lungo stop di Berardi, si è ritrovato in Serie B. Dato il talento e i numeri, 146 gol e 106 assist in 390 partite con la maglia neroverde, Mimmo è sempre stato al centro di voci mercato, ancora di più con la retrocessione del club, e invece, non solo è rimasto, ma si è letteralmente caricato la squadra sulle spalle con un unico obiettivo: far tornare il Sassuolo in Serie A.
L’obiettivo di riportare il Sassuolo in A
In questa stagione ha già messo a segno 4 reti e ben 12 assist (l’ultimo sabato scorso per il gol di Luca Moro al Pisa), a dimostrazione della sua estrema generosità in campo, ha indossato diverse volte la fascia di capitano, è il primo ad andare sotto la curva a festeggiare coi tifosi, insomma, è diventato a tutti gli effetti un leader, cosa che gli viene riconosciuta anche dai compagni di squadra. Tra questi Armand Laurienté: «Io, Berardi e altri di questa squadra abbiamo un debito morale verso il club, vogliamo riportarlo in Serie A – le parole del francese alla Gazzetta dello Sport – Domenico poi ha un modo unico di coinvolgere tutti, è l’anima dello spogliatoio, mette la sua esperienza al servizio di tutti, è un leader».
Mercato e futuro: le parole di Carnevali
Ora che l'obiettivo promozione sembra vicino, la domanda che tutti si fanno è: a giugno Berardi che farà? Il giocatore – legato al Sassuolo da un contratto fino al 2027 – non ha mai nascosto di volersi misurare anche a livelli più alti, il sogno resta giocare in Champions League, ma in casa Sassuolo la speranza è che resti, magari fino a fine carriera e pure dopo, ma in altre vesti: «Berardi ambassador dei nostri colori come Giorgio Chiellini per la Juventus? Questo è un pensiero che affronteremo un po' più avanti – ha risposto Giovanni Carnevali, intervistato dal sito Social Media Soccer a margine del convegno di Generazione S – Domenico è un giocatore importantissimo e di grandissima qualità. Il futuro post carriera agonistica lo decideremo insieme, come abbiamo sempre fatto anche con altri ragazzi che negli anni hanno giocato per il nostro club. Basti pensare al nostro grande capitano Francesco Magnanelli, a cui subito abbiamo dato l'opportunità di entrare a far dello staff tecnico». Dichiarazioni queste che faranno sognare i tifosi del Sassuolo, che devono però già tenersi pronti: per il mercato, sarà un'altra estate calda.
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