Il Sassuolo non può festeggiare al Braglia: l’ultima promozione resta del... Corlo
Il presidente Costantini Cuoghi: «Un piccolo primato, quel giorno è storia dalla nostra società»
Dalla Longobarda di De Biasi nel 2001 alla corazzata di Attilio Tesser nel 2022, passando proprio per il Sassuolo di Di Francesco nel 2013, sono state sei le promozioni festeggiate al Braglia fino ad ora nel nuovo millennio comprese quelle di Pro Vercelli (2012, al Braglia giocava il Carpi) e Crotone (2016, dopo una sfida contro i gialli).
Tra queste, però, ce n’è una davvero particolare che è anche l’ultima di una squadra “ospite” nell’impianto cittadino: si tratta del Corlo che nel maggio 2018 sconfisse la Don Monari nella finale della Coppa città di Modena guadagnandosi l’approdo in Seconda categoria.
«Uno dei risultati più belli di sempre»
«Ricordo quella giornata e fu uno dei risultati più belli di sempre perché raggiunto con ragazzi del paese, che hanno sempre giocato con noi formando un ottimo gruppo – racconta il presidente di ora e di oggi Luigi Costantini Cuoghi – La nostra società esiste dal 1968 e lo scorso anno è approdata fino alla Prima categoria che rappresenta il punto più alto della nostra storia. Nel nostro piccolo posso dire che sono grandi traguardi».
A rendere ancora più speciale quella promozione per il Corlo fu sicuramente il fatto di giocare in un Braglia orfano del Modena, fallito qualche mese prima, e disponibile ad ospitare anche eventi di questo tipo. «Poter calpestare il prato dello stadio della nostra città era un’emozione per me che ero in tribuna, figuriamoci per i ragazzi in campo – continua sempre Costantini Cuoghi – Per loro era come dire San Siro. In più fu anche una bella giornata dal punto di vista meteorologico e questo ha aiutato a renderla ancora più indimenticabile e significativa».
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