Il Sassuolo di Grosso non è in vacanza: Cesena ai piedi di Laurienté
Con un gol per tempo il francese decide la sfida del Manuzzi sotto gli occhi di Arrigo Sacchi. Neroverdi primi a + 9 sul Pisa secondo in classifica
CESENA. Che Fabio Grosso fosse un motivatore pazzesco era già stato ampiamente dimostrato dal fatto che, nonostante una rosa letteralmente fuori misura, sia riuscito a tenere ogni singolo giocatore sul pezzo (21 gol dai subentrati è un numero abbastanza eloquente) e a rimettere con la testa dentro al progetto un Laurienté che ad inizio anno sembrava perduto. Ma la partita di Cesena ha dato ulteriore riprova delle sue capacità: chi si aspettava un Sassuolo appagato e già in vacanza dopo la promozione in Serie A, si è dovuto ricredere alla svelta.
Le scelte di Fabio Grosso
Il segnale l'ha dato da subito sempre lui, il mister, con la formazione; sarebbe stato lecito schierare ragazzi che hanno avuto meno spazio durante la stagione e invece no, ad eccezione di Satalino al posto di Moldovan (come era stato preannunciato in conferenza stampa), nell'undici iniziale non ci sono state sorprese. D'altra parte, il Pisa ha vinto a Brescia e il primo posto, obiettivo finale dei neroverdi, non è ancora una certezza.
Sotto gli occhi di Arrigo Sacchi
Facce sorridenti in tribuna, con Arrigo Sacchi accanto a Carnevali, e soddisfazione anche per i circa 250 tifosi arrivati al Manuzzi, bagnato da una pioggia incessante, con lo striscione “Il neroverde è tornato dove meritA!”, visto che hanno assistito ad uno dei migliori primi tempi della stagione. Sono bastati 8' al Sassuolo per creare due occasioni, prima un tiro dal limite di Laurienté, decisamente impreciso, e poi una traversa di Berardi con successivo tap in mancato da Moro.
La gara contro i romagnoli
Il vantaggio è arrivato al 24’ con un assist perfetto di Berardi, il tredicesimo della stagione, per Laurienté che, sul secondo palo, ha dovuto solo spingere la palla in rete per firmare il suo sedicesimo gol. Il Cesena ha faticato così tanto che, ad inizio ripresa, Mignani è passato subito alla difesa a quattro nel tentativo di arginare l'esuberanza dell'attacco avversario. Tentativo che ha migliorato solo leggermente le cose, ma non è servito a spegnere un Laurienté “on fire”, è stato Klinsmann a negargli la doppietta già al 51', salvo poi non riuscire a fare nulla sei minuti più tardi sul diagonale perfetto del francese, assist di Muharemovic.
Laurienté da deluso a trascinatore
Dal rigore sbagliato al 95' a Catanzaro il 18 agosto scorso fino al titolo, ancora provvisorio, di capocannoniere della Serie B con 17 centri, il percorso del francese è l'emblema perfetto della cavalcata del Sassuolo, partito in sordina e poi cresciuto esponenzialmente e attualmente troppo ostico per qualsiasi avversario, anche per un Cesena in piena corsa playoff, i punti sono 44 al pari di Modena e Bari, e sulla carta più motivato di un Sassuolo con l'obiettivo principale già in tasca. E invece no.
Primo posto e record alla portata
Anche dopo il 2-0 i neroverdi hanno continuato a spingere, il palo ha negato il 3-0 a Iannoni al 71’. Pochi secondi dopo, mister Grosso ha fatto quattro cambi, ma nessuno di questi ha mandato segnali di possibile calo del ritmo: fuori Obiang, Moro, Pieragnolo e Laurienté, dentro Mazzitelli, Skjellerus, Doig e Pierini; 4-3-3 confermato e caccia ad altri gol. Klinsmann ci mette una pezza, prima su Iannoni e poi su Berardi e risultato non cambia più, ma il Sassuolo porta comunque a casa la 24esima vittoria in 34 partite (+9 sul Pisa) arrivando ad un passo dal record della B a 20 squadre, che è di 26 successi. Ci sono ancora quattro chances, Carrarese, Cremonese, Catanzaro e Frosinone; se la mentalità e l'approccio sono quelli visti ieri, è fatta.
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