Gazzetta di Modena

Sport

Sassuolo Calcio
Calcio Serie A

Sassuolo, Carnevali esalta Grosso: «Sa lavorare sulla testa, un mix tra Conte e Inzaghi»

di Gabriele Molteni

	Giovanni Carnevali con Fabio Grosso
Giovanni Carnevali con Fabio Grosso

L’amministratore delegato neroverde, intervistato a 360 gradi a “La Politica nel Pallone” sul Gr Parlamento, «Con il mister abbiamo fatto ripartire un ciclo. La morte di Papa Francesco? Abbiamo perso un grande uomo»

3 MINUTI DI LETTURA





SASSUOLO. Dal Papa al Sassuolo con un accenno al suo futuro. È un Giovanni Carnevali a ruota libera quello intervistato a “La Politica nel Pallone” su Gr Parlamento.

Il ricordo di Papa Francesco

L’amministratore delegato neroverde inizia con un ricordo di Papa Francesco: «Abbiamo perso un grande uomo, un esempio di umanità. Lui è sempre stato vicino al mondo dello sport, è sempre stato un grande appassionato di calcio e ha sempre trasmesso a tutti noi come lo sport possa essere mezzo di inclusività. Ricordo una partita, “Uniti per la pace”, dove facevo parte dell'organizzazione e ricordo le sue bellissime parole e il suo abbraccio».

La stagione del Sassuolo

Riguardo alla stagione che il Sassuolo sta vivendo Carnevali ha invece dichiarato: «Non è stato facile ripartire dopo la retrocessione e ripartire con questo slancio. Magari all’inizio anche noi stessi non conoscevamo il mondo della B. Siamo partiti il primo giorno dopo la retrocessione mettendo il primo tassello, cioè l’allenatore Fabio Grosso, che è stato l’artefice di questo campionato, poi la promozione di Francesco Palmieri a direttore sportivo. Abbiamo sofferto molto nella passata stagione, ma ci siamo rimboccati le maniche sapendo di avere alle spalle una proprietà come la famiglia Squinzi che ci ha dato questo grande entusiasmo per dimenticare la retrocessione dell'anno scorso».

Gli elogi a Fabio Grosso

Non sono mancati gli elogi a Grosso: «Ha dato un’identità, sul campo riesce a incidere, così come nella gestione, nello spogliatoio e sulla mentalità. Ha grandissime doti, sono convinto che avrà un futuro importante. Siamo retrocessi e abbiamo dovuto lavorare sulla voglia e sull’obiettivo che doveva essere trasmesso, lui è stato bravissimo su questo. A chi assomiglia tra Antonio Conte e Simone Inzaghi? È il giusto mix tra i due, chiaro che poi bisogna avere delle esperienze per crescere ancora».

Il suo futuro a Sassuolo

Per l’amministratore delegato questo è il dodicesimo anno a Sassuolo e, soprattutto nelle ultime stagioni, alcune voci di mercato lo hanno accostato ad altre società. «Ultimamente non ci sono mai state delle proposte interessanti o valide. In passato ci sono state, ma penso che ci debba anche essere della riconoscenza per quanto ho ricevuto. Ora ho la fortuna di lavorare con Marco e Veronica Squinzi, i figli di Giorgio Squinzi e Adriana Spazzoli, che sono persone straordinarie, e di poter lavorare in una società straordinaria per fare calcio dove ho la possibilità di poter decidere insieme ai miei collaboratori ed è difficile poter trovare altre soluzioni in queste squadre in cui si potrebbe lavorare così. Quando ci saranno le richieste le valuterò, sapendo che spostarsi da una società come questa sarà difficili».