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Palumbo: «A Modena sto benissimo. Il messaggio social? Era un bilancio»

Palumbo: «A Modena sto benissimo. Il messaggio social? Era un bilancio»

«Mai pensato di mancare di rispetto ai tifosi, qui mi sento amato»

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9 gol, 10 assist e 35 presenze (il top tra i giocatori gialloblù di movimento). Antonio Palumbo è stato grande protagonista della stagione del Modena e grande protagonista anche della trasmissione “Gialli di sera” andata in onda ieri, 19 maggio, su Trc. Il fantasista gialloblù ha fatto un focus sulla situazione tra passato, presente e soprattutto futuro.

Il messaggio social

«Non c’è molto da interpretare, volevo solamente mettere un punto al fine della stagione – sono le parole di Palumbo – Non metterei mai sui social messaggi che raccontano il futuro professionale, non sarebbe maturo. Ripeto: solo un punto che ha concluso la stagione. Personalmente è stato il miglior campionato da quando ho iniziato a giocare, mi dispiace per come è finito perché poteva andare molto meglio. Sono soddisfatto a livello individuale, ma non nascondo l’amarezza».

L’ultima partita

«Se qualcuno si è sentito offeso per la mia uscita dal campo senza andare sotto la Curva mi dispiace, ma non c’è stata nessuna mancanza di rispetto verso i tifosi. Pensavo che stessimo andando tutti via, poi mi sono girato ed ero solo. In un anno e mezzo non ho mai avuto atteggiamenti sbagliati. Posso dire di avere rispettato maglia e tifosi non tirandomi mai indietro nonostante non fossi al massimo della condizione».

Sul futuro

Palumbo ha un contratto con il Modena ancora in essere, ma con ogni probabilità sarà protagonista dell’estate di mercato (non mancheranno le sirene dalla Serie A): «A Modena sto benissimo, la famiglia sta benissimo. Non avrei potuto chiedere di meglio. Ringrazio i tifosi e ribadisco che mi è dispiaciuto per l’ultima partita se qualcuno si è sentito offeso. Non era mia intenzione, assolutamente. Io mi sono sempre sentito amato qui a Modena, me ne accorgo anche passeggiando per la città quando la gente mi ferma».

Playoff mancati

«Ci siamo rimasti male perché dopo Bari e Pisa speravamo nel salto. Nell’ultimo periodo c’era un ambiente un po’ negativo, parlo in generale. E se pensi negativo raccogli negativo. Per esempio a Carrara, quando eravamo in lotta per i playoff, il clima non era dei più sereni. Ma capisco la delusione post-derby, il motivo è stato quello. Forse guardando un po’ oltre, restando uniti, si sarebbe potuto ottenere qualcosa di più. Ma ripeto: capisco la delusione. Il derby è la partita che vorrei rigiocare, ci ha dato una mazzata. La stavamo vincendo, poi per un motivo o per un altro siamo stati rimontanti». Sul campionato: «Noi, comunque, non dovevamo vincere la Serie B, dovevamo però lottare tra l’ottavo e il decimo posto».

Su Mandelli
«Il mister è stato bravo a gestire la situazione, non era facile arrivare in quel momento. È sempre rimasto lucido, mai si è fatto prendere dal panico. Il nostro campionato era iniziato davvero male, nelle prime partite avevamo fatto pochissimi punti. E partire così, come è facile intuire, ti penalizza».

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