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Primo assaggio di Giro d’Italia a Modena, grande festa in Appennino – Le foto

di Marco Bedini

	La festa a Frassinoro davanti alla casa colorata di rosa
La festa a Frassinoro davanti alla casa colorata di rosa

Bagno di folla sulle strade di Piandelagotti, Frassinoro e Montefiorino per il passaggio della corsa rosa: l’omaggio a Nello Trogi, il figlio di Fausto Coppi, la bicicletta de “L’eolico” disegnata sul prato del Santuario Madonna della Neve di Pietravolta e la comunità venezuelana a tifare Orluis Aular

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FRASSINORO. Il Giro d’Italia è tornato a colorare le strade dell’Appennino modenese, attraversando il territorio dei comuni di Frassinoro e Montefiorino, dal Passo delle Radici fino a Ponte Dolo dove è entrato in territorio reggiano. Si è trattato dell’11esima tappa, la Viareggio-Castelnovo ne’ Monti, che ha visto trionfare l’equadoregno Richard Carapaz. In totale una quarantina di chilometri in territorio modenese che si sono colorati di rosa e con tante iniziative messe in campo dalle amministrazioni comunali e da varie associazioni del territorio.

L’arrivo a Piandelagotti, il paese di Nello Trogi

Andando in ordine cronologico la carovana - dopo aver affrontato la spettacolare salita verso San Pellegrino in Alpe - ha attraversato per prima la frazione di Piandelagotti che ha un legame stretto col Giro; infatti, la località ha dato i natali a Nello Trogi che l’8 maggio del 1937, vincendo la prima tappa del 25° Giro d’Italia, la Milano-Torino, fu il primo modenese ad indossare la maglia rosa. Proprio nella piazzetta centrale della frazione è stata esposta per tutta la giornata la bicicletta che il ciclista utilizzo per quell’impresa, custodita gelosamente da Ferdinando Lunardi.

La bici disegnata sul prato accanto al Santuario

Proseguendo sulla provinciale 32 si oltrepassa il Santuario Madonna della Neve di Pietravolta che è uno dei luoghi giubilari della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla per il Giubileo del 2025. Su un prato è stato realizzato un disegno grafico raffigurante una bicicletta opera del circolo “L’eolico”.

A Frassinoro l’omaggio a Coppi e… i venezuelani

Entrando nel capoluogo, Frassinoro, il rosa diventa dominante e raggiunge l’apice quando si passa davanti ad un caseggiato che dà sulla piazza del comune, interamente tinteggiato di questo colore su cui è stata incorporata un’opera d’arte permanente consistente in un quadro incorniciato in una teca raffigurante Fausto Coppi, opera dell’artista Giada Muzzi allieva dello scultore Dario Tazzioli, entrambi presenti all’inaugurazione.

Sempre nel capoluogo, ospite d’onore Faustino Coppi, figlio del “campionissimo”, che ha partecipato a una conferenza con gli studenti delle scuole di Frassinoro e successivamente a un’intervista/dibattito insieme al giornalista Leo Turrini. La giornata è terminata col riversarsi dei frassinoresi ai bordi della strada per applaudire festanti il passaggio della carovana rosa. A Frassinoro è presente anche una comunità di venezuelani, molti di loro erano in strada a tifare per il loro connazionale Orluis Aular.