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Non solo D’Angelo e Stroppa: nel mirino del Modena anche Nicola

di Riccardo Panini

	Davide Nicola ha condotto alla salvezza il Cagliari
Davide Nicola ha condotto alla salvezza il Cagliari

Occhio al valzer delle panchine in Serie A: fari puntati sull’allenatore del Cagliari

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MODENA. Negli scacchi ha un nome preciso: attesa di gioco. È una fase cruciale, forse la più importante in assoluto perché è proprio in quelle interminabili pause che i grandi scacchisti leggono le mosse e le prospettive che potrebbero aprirsi a seguito delle decisioni dell'avversario. Nella corsa al nuovo tecnico il Modena si trova esattamente in questa condizione.

Tempo di valutazioni

L'importanza della scelta e il momento cruciale che si è cristallizzato davanti alla proprietà dei Rivetti, impongono accortezza e visione. Persino il finale amaro e complicato dello scorso campionato ha avuto un effetto profondo e da un lato positivo, accelerando la maturazione della società la quale, sapendo di aver messo fondamenta solide con le tre salvezze consecutive in Serie B e un anno guadagnato sui tempi nella risalita dalla C, si trova ora a dover dar corpo ad una costruzione che dovrà reggersi sui pilastri dell'equilibrio tra oculatezza ed ambizione.

Martedì 3 giugno e mercoledì 4 e più in generale questa settimana, saranno giorni fondamentali per osservare bene proprio le mosse degli altri. In particolare l'attenzione è concentrata a Cremona, dove verrà deciso il futuro di Giovanni Stroppa e Spezia dove però prima dovrà essere metabolizzata la delusione per la mancata promozione. Il mister grigiorosso e Luca D'Angelo, che nella scacchiera del Modena sono un po' come re e regina, possono muoversi in ogni direzione: decidere di procedere coi loro club oppure cambiare, nel quel caso il Modena dovrà essere pronto alla contromossa avendo già preparato il terreno.

Stroppa è in scadenza. Il tecnico lombardo è stato chiaro nel dopo gara del Picco: «Se resto? Sinceramente non lo so... Di sicuro tra un mese sarò disoccupato» - ha detto sibillino alludendo al suo contratto giunto al termine. D’Angelo invece ha un vincolo fino al giugno 2027 ma lo Spezia dovrà capire insieme al mister pescarese, che si è preso qualche giorno di riflessione nella sua città, se rilanciare il progetto o cambiare rotta.

Una scacchiera più ampia

In realtà i giocatori alla scacchiera sono molti più di due. Andrea Catellani ha pianificato infatti diverse strategie guardando ad una fascia di tecnici che per ingaggio, qualità e caratteristiche offrono garanzie equivalenti. Tanto è vero che il club canarino oggi farà molta attenzione all'incontro decisivo già fissato tra il presidente del Cagliari Tommaso Giulini e Davide Nicola la cui permanenza in rossoblù (contratto al 2026 ad 1 milione netto) è in discussione nonostante la salvezza in Serie A ottenuta con un turno di anticipo.

Il Modena ha sondato il terreno, forte di argomenti importanti perché è chiaro che per muoversi nella direzione di profili di un certo livello la proposta di un piano tecnico e il relativo budget devono essere allettanti. Tutte strade complicate per le quali occorre pazienza. Catellani, proprio per questo, tiene in serbo qualche strada alternativa che, con la conferma di Possanzini a Mantova e le quotazioni in crescita di Gilardino tra Fiorentina e Pisa, appare ora legata a Michele Mignani e Fabio Pecchia ancora sotto contratto col Parma.

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