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Fuori Imola, dentro Madrid: l’Emilia Romagna perde il suo Gran Premio. Le novità del calendario


	La Ferrari a Imola
La Ferrari a Imola

La Fia raddoppia gli appuntamenti in Spagna, l’Italia resta solo con Monza e perde ufficialmente l’appuntamento all’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Il presidente della Regione: «Non è finita, dobbiamo impegnarci tutti per tornare nel circus»

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IMOLA. La Fia (Federazione internazionale dell’automobilismo) e la Formula 1 hanno annunciato il calendario del campionato 2026. Il circus partirà che da Melbourne in Australia, l’8 marzo. La novità più importante, e dolorosa, per gli appassionati italiani e dell’Emilia Romagna in particolare, è che esce Imola, con Monza che resta l’unica tappa italiana, il settembre; raddoppia invece la Spagna, dove oltre a Barcellona arriva Madrid, in programma una settimana dopo Monza. A differenza della stagione in corso, il Gran Premio del Canada anticiperà le tappe di Monte Carlo e di Barcellona e si correrà il 24 maggio. Restano tre le gare negli Usa: Miami (3 maggio), Austin (25 ottobre) e Las Vegas (21 novembre).

Le reazioni

L’esclusione di Imola dal calendario 2026 del mondiale di Formula 1 ha immediatamente provocato reazioni, preoccupate soprattutto quelle del mondo del commercio e dell’ospitalità, che perdono un importantissimo canale di indotto. Di taglio squisitamente politico, invece, le polemiche da parte dei partiti di opposizione. Fratelli d’Italia a Bologna accusa il sindaco Lepore di totale disinteresse nel sostenere il progetto attraverso finanziamenti, magari derivanti dalla tassa di soggiorno. Di taglio analogo accuse al sindaco di Imola da parte de locale gruppo del partito di Meloni. 

La replica di de Pascale

A tutti loro ha immediatamente replicato il presidente della regione Michele de Pascale: «L’esclusione di Imola non rappresenta la parola fine. Come istituzioni siamo già al lavoro per presentare una proposta strutturale per il 2027 ed eventualmente a subentrare a Madrid in qualsiasi momento già dal prossimo anno» spiega de Pascale, in una nota congiunta firmata anche dal sindaco di Imola, Marco Panieri. «È una notizia di cui eravamo consapevoli e che comprensibilmente all’esterno genera interrogativi, dispiacere e un senso di amarezza, perché in questi anni il nostro territorio ha dato prova di saper ospitare un evento straordinario con numeri record, capace di unire prestigio internazionale, promozione del Made in Italy, della Motor Valley e ritorni concreti per il sistema economico e turistico della nostra terra e di tutto il Paese –sottolineano de Pascale e Panieri –. Infatti, il Gran Premio a Imola è uno dei più amati e apprezzati da tifosi e piloti, ed è stata evidente la sua unicità nel mondo: quella di unire la gara in pista con il territorio circostante, a cominciare da un centro storico tutto da vivere».

Le prospettive future

«Tuttavia questa notizia non rappresenta affatto la parola fine. - proseguono ancora il presidente e il sindaco- Per la Regione e il territorio, il percorso intrapreso da Imola e dal Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna non si chiude qui». Anche se, «siamo consapevoli della complessità delle dinamiche legate al calendario e che il quadro era molto complicato fin dall’inizio. Il contratto siglato nel 2021 – che allora in pochi credevano possibile – prevedeva il ritorno stabile del Gran Premio a Imola fino al 2025. Come Regione e Comune, fra i partner promotori, abbiamo fatto veramente tutto quello che si poteva fare in questa fase. Inoltre il territorio, come Regione Emilia-Romagna e come Comune di Imola/Consorzio territoriale Con.Ami, aveva confermato da oltre un anno la propria disponibilità e stanziato a bilancio le risorse necessarie anche per il 2026 dopo l’impegno assunto di recuperare il prossimo anno la mancata edizione del 2023 a causa degli eventi alluvionali».

Un tavolo istituzionale

Tuttavia, rimarcano de Pascale e Panieri, «questo non è il tempo delle polemiche, degli scaricabarili e di abbandonarsi alla rassegnazione. Ora è il tempo, per tutti, di assumersi le proprie responsabilità e riprendere i ragionamenti per un ritorno in calendario. Ecco perché nei giorni scorsi, già dal 26 maggio, abbiamo chiesto al Governo e all’autorità sportiva un Tavolo Istituzionale per approfondire con precisione termini e modalità di sostegno e lavoro congiunto per riportare il Gran Premio di Formula 1 a Imola». E sarà nell’ambito di questo Tavolo «e in linea con l’attenzione che il Governo ha sempre dimostrato nei nostri confronti, proseguiremo il percorso per tornare protagonisti, come Paese, come Made in Italy, come Regione e come territorio nel calendario di Formula 1». «In questi anni – concludono –, abbiamo apprezzato le possibilità straordinarie, uniche al mondo, che abbiamo. Continueremo a coltivarle. A chi vive e ama Imola, l’Emilia-Romagna e questo Gran Premio diciamo che è il tempo della tenacia e dell’impegno costruttivo sempre più largo da parte di tutti. La partita non finisce qui».