Il volley piange Barbara Siciliano: morta a 52 anni una delle anime della Modena anni ’90
L’ex pallavolista ha accusato un malore fatale mentre si trovava in vacanza in Liguria, a Lavagna: con l’Anthesis la Coppa delle Coppe nel 1994/95. Il dolore delle ex compagne Barbara Fontanesi e Manù Benelli: «Eccezionale in palestra e in spogliatoio, siamo sconvolte»
MODENA. Il mondo della pallavolo è in lutto per la prematura scomparsa di Barbara Siciliano, storica giocatrice modenese degli anni ’90, simbolo di un’epoca che gli appassionati ricordano con emozione e nostalgia. Aveva solo 52 anni.
Il malore in vacanza
Secondo le prime ricostruzioni, Barbara si trovava in vacanza con il marito a Lavagna, in Liguria, quando nel tardo pomeriggio di sabato scorso – 7 giugno – ha avuto un malore improvviso. All’arrivo dei soccorsi le condizioni di Barbara erano già disperate, ricoverata poi in ospedale, è rimasta in condizioni gravissime fino alla morte. Barbara Siciliano lascia il marito e due figlie adolescenti, e un vuoto enorme tra chi l’ha conosciuta sul campo, negli spogliatoi, nella quotidianità. La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente il mondo del volley nazionale, che in queste ore si sta stringendo attorno alla famiglia con affetto e incredulità.
Il ricordo di Barbara Fontanesi
Sconvolti gli amici, le ex compagne di squadra e le persone a lei vicine, che ancora stentano a crederci. Tra loro anche Barbara Fontanesi, palleggiatrice e amica storica con cui Barbara ha condiviso anni indimenticabili sotto la Ghirlandina: «Ci siamo scritte fino all’altro giorno. Era in forma, come sempre. Energica, piena di vita. Nessuno si aspettava una cosa così, senza preavviso. È una tragedia che ci ha lasciati scioccati». «Era una tipa ribelle – ricorda Fontanesi – e come da tradizione, le giovani dovevano portare le borse, i palloni, le giacche. Lei ovviamente diceva: “Ma io col cavolo che porto le bottiglie a voi!”… Era così, con quella sua ironia e quell’energia che faceva bene a tutti. Si scherzava, ma con affetto. E si cresceva insieme».
Il ricordo di Manù Benelli
Un ricordo affettuoso arriva anche da Manù Benelli, storica palleggiatrice della Nazionale, che con Barbara Siciliano ha condiviso anni intensi e un rapporto speciale, quasi familiare: «Abbiamo condiviso qualche anno in Nazionale e lei era un po’ la giamburrasca del gruppo: vivace, istintiva, sempre pronta a mettersi nei guai con il sorriso. Spesso si rifugiava da me per chiedermi consigli su come comportarsi, come affrontare certe situazioni… Era impossibile non volerle bene, perché era una ragazza genuina, vera. Il nostro era un rapporto quasi da zia e nipote. Le ho voluto davvero tanto bene per questo suo modo di essere così spontaneo. Poi ci eravamo un po’ perse di vista, ma so che qualcuno l’aveva rivista di recente sui campi da gioco, perché con le figlie che stavano iniziando a giocare nei vari campionati, si era riavvicinata alla pallavolo anche come allenatrice nel settore giovanile. Ci sarebbe stata occasione di rivederci… A vederla, era la più in forma di tutte noi: sembrava non invecchiare mai. Ho saputo della notizia mentre ero con l’amica comune Monari, durante due giorni di camp con le sue bimbe. Anche lei era sconvolta. È difficile crederci, quando se ne va così una persona come Barbara».
La carriera di Barbara Siciliano
Soprannominata “Sici”, Barbara Siciliano era un volto amatissimo della pallavolo modenese. ha dedicato tutta la sua vita al volley, iniziando giovanissima in Liguria con il Kompass Sanremo, per poi passare attraverso le formazioni del Tai Sanremo e Riviera Volley, fino ad approdare nel 1990 alla sua Modena, dove inizia il percorso nella massima serie con l’Occhi Verdi Modena. Da quel momento prende il via una carriera costellata di presenze nella Serie A1, con una longevità agonistica rara e una costante presenza ai vertici del volley nazionale. Tra il 1991 e il 1995 indossa la maglia dell’Isola Verde Modena, con il numero 15, per poi diventare protagonista assoluta della leggendaria stagione 1994/95 con l’Anthesis Modena, durante la quale conquista la Coppa delle Coppe: successi che hanno segnato la storia della pallavolo femminile italiana. Negli anni successivi gioca tra A1 e A2 con Altamura, Spezzano, Rubiera, Bergamo, Reggio Emilia, tornando ancora una volta a Modena con Omnitel e Phone Limited e alla Ceramiche Serra. Chiude la carriera tra il 2000 e il 2004 con le esperienze a Chieri, prima in B1 con la De Tommasi Technites, poi in A2 con il Bigmat, fino all’ultima stagione in A1 con la Pallavolo Chieri. Giocatrice tecnica, grintosa e carismatica, si distingueva per le sue doti tecniche e per una presenza scenica che andava ben oltre l’altezza – 1 metro e 75 – in un’epoca dominata da atlete straniere di grande fisicità e dove per le italiane era difficile trovare spazio nella massima serie. Era un punto di riferimento per tante giovani atlete che vedevano in lei un modello accessibile, umano, reale. Oltre alla carriera nei club, Barbara Siciliano ha indossato la maglia azzurra della Nazionale italiana negli anni ’90, rappresentando il Paese in competizioni internazionali. In totale, Barbara ha disputato oltre 15 stagioni nei campionati nazionali tra A1, A2 e B1.
Il cordoglio della Lega Volley Femminile
Con la scomparsa di Barbara Siciliano, se ne va non solo una campionessa, ma una donna capace di lasciare un segno nella memoria collettiva di chi ha vissuto gli anni d’oro del volley italiano. Come ha ricordato, in un cordoglio, anche la Lega Volley femminile: “Il presidente di Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris, il Consiglio di amministrazione e tutte le società del Consorzio piangono la prematura scomparsa di Barbara Siciliano, pallavolista classe 1972, protagonista nel movimento di vertice del volley italiano con le maglie di Modena, Altamura, Bergamo, Spezzano, Reggio Emilia e Chieri, vestendo in più occasioni anche la divisa della Nazionale italiana. La famiglia del volley rosa italiano si stringe attorno al dolore dei parenti in questo momento così difficile. Soltanto lo scorso marzo, Barbara Siciliano è stata una delle tante giocatrici presenti alla Choruslife Arena di Bergamo per omaggiare il ritorno in un palazzetto cittadino della formazione rossoblù, impegnata nei quarti di finale dei playoff scudetto Serie A1 Tigotà”.