La storia recente del Modena insegna: per trovare l’allenatore giusto serve tempo
Andrea Sottil sarà il quinto mister dell’era Rivetti dopo Tesser, Bianco, Bisoli e Mandelli
MODENA. Andrea Sottil sarà il quinto allenatore nella gestione del Modena da parte della famiglia Rivetti. Nei quattro anni precedenti, sulla panchina dei gialli, si sono alternati quattro tecnici, in media uno all’anno, anche se con permanenze molto diverse tra loro: si va infatti dalle 76 presenze (84 con la Coppa Italia) di Attilio Tesser, alle 33 di Paolo Bianco, alle 26 di Paolo Mandelli e infine alle 17 totalizzate da Bisoli.
Alla ricerca del mister giusto
Insomma, siamo lontani dalle 439 panchine in nove anni consecutivi di Gasperini alla guida dell’Atalanta. Probabilmente un record nel calcio moderno, almeno in Italia, quello centrato dalla famiglia Percassi nella gestione del club nerazzurro, un’eccezione e non una regola.
Per la stessa Atalanta, che pure ha avuto anche Valcareggi, Mondonico, Guidolin, Lippi e Conte, tutti però mai oltre un triennio.
In altri termini, la situazione degli allenatori di calcio ricorda un po’ quei famosi versi di Ungaretti (“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”), con la differenza che per i mister del calcio può essere autunno in ogni stagione atmosferica. E’ molto difficile trovare un allenatore col quale costruire, e realizzare, un progetto tecnico, soprattutto quando si entra in una società o la si acquista in toto. A volte capita di trovare subito il mister giusto, ma a volte è lui che se ne va, oppure il club decide di cambiarlo.
I precedenti delle gestioni passate
La storia del Modena Calcio non fa eccezione: il futuro non lo conosce nessuno, ma in quel momento, dopo una promozione e una salvezza senza tanti rischi, proseguire almeno un altro anno con Tesser appariva una scelta razionale. Il Modena però decise di cambiare, senza però riuscire trovare nei due anni successivi una stabilità di guida tecnica. Non l’aveva trovata neppure la gestione Amadei-Sghedoni, poi solo Sghedoni, nei suoi tre anni (2018/21) con quattro mister (Apolloni, Bollini, Zironelli, Mignani) e neppure Caliendo con sei allenatori (Marcolin, Novellino, Pavan-Melotti, Crespo, Bergodi, Capuano) in quattro stagioni. Nel 2002 Romano Amadei, acquistando il Modena, aveva già De Biasi, che però nel 2004 se ne era andato, e dopo Malesani e Bellotto ecco il biennio di Pioli, ma, andato via lui, Zoratto, Mutti e Apolloni.
Lo stesso Gigi Montagnani, prima di De Biasi, nei suoi primi tre anni aveva puntato su Fedele, Scanziani, Stringara e Santarini. Nel 1981 Farina aveva trovato subito l’allenatore giusto, Bruno Giorgi, ma dopo un anno se n’era andato lui, così in due anni (1982/84) si erano succeduti Facchin, Rota, Mazzanti, Caciagli e Cresci, prima di trovare la continuità per quattro anni con Gigi Mascalaito. Nel 1989 aveva iniziato un nuovo ciclo con Renzo Ulivieri, ma, dopo una promozione e una salvezza, il mister toscano aveva scelto il Vicenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA