Dodici nuovi sky box allo stadio Braglia: la tifoseria del Modena si divide sui social
Novità “ impattante”, a condizionarla i vincoli storici sulla Tribuna
MODENA. Il calcio cambia, si evolve, diventa necessariamente sempre più occasione di business e anche il Braglia è pronto per inaugurare una nuova era. L’amichevole odierna con il Forlì, infatti, sarà occasione per i tifosi di vedere dal vivo anche lo stato di avanzamento dei lavori per la costruzione dei dodici Sky Box destinati ad aziende e partner che, di fatto, hanno preso il posto della Tribuna Scoperta.
I nuovi sky box
Una novità impattante, che ha diviso i supporters canarini nei commenti dopo il video di anteprima dell’avanzamento dei lavori svelata sui social dal Modena. Il settore “storico” del Braglia si presenterà profondamente rinnovato in questa nuova stagione grazie alle sei strutture prefabbricate che accoglieranno di, fatto, due Sky Box ognuna. Coloro che li acquisteranno potranno fruire di otto sedute nella balaustra esterna coperta per seguire le partite, ma avranno a propria disposizione anche uno spazio interno dotato di catering per la ristorazione e di servizi igienici. Nel pacchetto, inoltre, sono compresi diversi benefit tra cui due posti auto riservati e l’invito per tutte le iniziative in programma durante la stagione promosse dal club.
Un passo in avanti
Al momento non sono ancora state pubblicate notizie ufficiali a riguardo, ma il costo di ogni Sky Box per l’intera stagione pare si aggiri fra i 50 ed i 60 mila euro. Un passo in avanti sulla scia di tante altre realtà, anche di provincia, che per strutturarsi hanno scelto necessariamente di seguire questa strada da chi l’ha tracciata già da tempo ovvero i grandi club italiani ed internazionali. A condizionare la realizzazione dell’opera, però, sono stati i vincoli storici sulla Tribuna del Braglia che ne hanno impedito anche la ristrutturazione e l’ammodernamento in occasione del grande restyling di tutto l’impianto arrivato in concomitanza con la cavalcata del Modena di De Biasi dalla Serie C alla Serie A. Per la famiglia Rivetti si tratta comunque di un altro passo avanti verso il modello di società che anno dopo anno stanno plasmando e che, si spera, possa portare i canarini con più stabilità su quei palcoscenici ammirati per troppo poco tempo dagli anni 70 ad oggi.
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