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La top 10 dei numeri dieci del Modena. Pasino: «Caso? Può essere un valore aggiunto»

di Claudio Romiti

	Rubens Pasino con la maglia del Modena
Rubens Pasino con la maglia del Modena

L’ex fantasista della Longobarda interviene sulla conferma dell’ex Frosinone

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MODENA. Il mercato è finito e la maglia numero dieci del Modena resterà al suo legittimo proprietario, a Giuseppe Caso che l’aveva scelta fin da subito. L’ex del Frosinone aveva alcune richieste e sembrava sul piede di partenza, poi non se n’è fatto niente, così si aggiungerà alla lunga lista dei giocatori che hanno vestito la maglia in genere più ambita nel calcio. E non solo, dato che nella storia della civiltà umana il significato del numero dieci è legato ai concetti di perfezione, completezza e ritorno alle origini, essendo la somma dei primi quattro numeri e rappresenta sia una meta da raggiungere, sia un punto di partenza per un nuovo ciclo.

Nel calcio questo numero si è associato spesso ai calciatori più talentuosi, a volte anche genio e sregolatezza insieme (vedi Maradona). Abbiamo elencato alcuni tra i numeri dieci più forti tra quelli che hanno militato nel Modena, ma non vuole essere una graduatoria di merito, sia perché non ci sarebbero i parametri oggettivi per determinarla, sia perché ogni tifoso gialloblù è giusta che abbia la sua. Aggiungendo che un tempo neanche lontano le maglie non erano personali e potevano cambiare proprietario da una partita all’altra e che in più di un secolo il “10” del Modena è stato anche indossato da calciatori con caratteristiche differenti.

La top 10… dei numeri dieci

Tralasciando numeri dieci… anomali, come Lauria, Antonazzo (!), Domizzi, Altobelli, Valentini, Stefano Sacchetti (!), e Piraccini, e altri veri quali Cavazzuti, Sodinha, Tremolada e Caruso, nella nostra decina, in ordine alfabetico, il primo è Andrea Bergamo, che a volte aveva l’ “8”, altre il “10”, più regista che fantasista, mentre Renato Brighenti, numero dieci in molte partite, ma numero “9” per eccellenza del Modena, in cui ha il primato di gol. Valerio Cassani, il trequartista si direbbe oggi, del Modena terzo in Serie A nel 1947, Sergio Domini regista e trequartista a seconda dei momenti. Mezzala completa è stato Alfredo Mazzoni, che segnava anche parecchio, mentre Vittorio Sentimenti (III), 58 gol e secondo marcatore gialloblù, era più attaccante.

Mezzali complete e fantasiose Rubens Merighi e Jorge Toro, dieci classici infine sia Massimo Pellegrini che Rubens Pasino.

Pasino: «Caso? Un valore aggiunto»

Proprio al “re di palla c’è…” abbiamo chiesto cosa può significare la permanenza di Caso a Modena. «Nelle prime uscite il nuovo Modena mi è piaciuto molto – dice Pasino – gli è mancato qualcosa solo in fase conclusiva, anche se con l’Avellino è stato sfortunatissimo. Se dopo le vicende del mercato Caso avrà lo spirito giusto, anche per inserirsi nel nuovo contesto tattico, come seconda punta, potrebbe rappresentare un importante valore aggiunto. Viene da una stagione altalenante per vari motivi, ma il valore del giocatore non si discute, le sue qualità le abbiamo viste. Tecnicamente più che un “10” sarebbe un “11”, ma in B può fare la differenza, in passato l’ha già fatta». 

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