Prima gioia per il Sassuolo: Lazio al tappeto, basta un gol di Fadera
Sullo 0-0 Muric prodigioso su Zaccagni, l’attaccante entra e decide beffando Provedel
REGGIO EMILIA. Serviva fare un risultato positivo per sbloccare la classifica e dare un bel colpo all'umore: missione compiuta. Il Sassuolo batte 1-0 la Lazio con un gol di Fadera nel secondo tempo e conquista tre punti importantissimi in una partita complicata fino ai secondi finali.
Porte inviolate
«Gerarchie? Non ce ne sono, farò delle scelte partita dopo partita», parola di Fabio Grosso che, però, nella formazione anti-Lazio qualche segnale lo lancia, in primis confermando Muric in campo e Turati in panchina. Sulla fascia destra, nonostante l'arrivo di Coulibaly, c'è ancora Walukiewicz, a completare la difesa Idzes, Muharemovic e Doig. In mediana Vranckx, Matic e Konè. Davanti inamovibili Berardi, Pinamonti e Laurientè. Sarri schiera il 4-3-3 atteso ed è la sua Lazio ad avere il pallino del gioco, senza però riuscire a far male. La partita non dice granché, almeno fino al 24', quando Tremolada estrae il rosso diretto per Vranckx per un pestone su Rovella; il VAR però lo richiama e il colore del cartellino cambia, è giallo. Al 27' arriva il primo tiro in porta ed è di Pinamonti, Provedel respinge col piede. Passano dieci minuti e ad avere la palla sul piede giusto è Berardi, peccato che la sua conclusione si stampi esattamente sulla testa di Pinamonti. Sarri è costretto ad usare il primo slot al 40', Rovella non ce la fa, entra Cataldi. Non succede più nulla fino all'intervallo, da segnalare c'è solo che, per la prima volta in questa stagione, il Sassuolo arriva al 45' senza subire gol.
La cronaca
La ripresa inizia con un cambio inatteso: Coulibaly subentra a Walukiewicz, che aveva ben figurato nella prima frazione di gioco. I neroverdi sembrano aver preso le misure e provano ad attaccare. Al 55' Laurientè calcia da lontano, ma la sfera termina sul fondo. Al 58' Pinamonti, ben servito da Coulibaly, tenta la sforbiciata, che però non gli riesce bene. Al 62' Muric fa un miracolo su Zaccagni e concede solo il corner: è il primo vero pericolo creato dalla squadra ospite. È il momento di provare a spingere e Grosso passa al 4-2-3-1: al 64' escono Vranckx, non una prestazione indimenticabile la sua, e Laurientè, in una versione decisamente migliore rispetto a quella prima della sosta, ed entrano Volpato e Fadera. Al 70' c'è il vantaggio dei padroni di casa: sugli sviluppi di un calcio d'angolo da sinistra, Muharemovic svetta di testa e trova la deviazione provvidenziale di Fadera che, ad un passo dalla porta, beffa Provedel. Negli ultimi dieci minuti, il tecnico neroverde decide di tornare al 4-3-3: uno sfinito Pinamonti lascia il campo in favore di Cheddira, e Berardi va a riposo per concedere uno scorcio di gara a Thorstvedt, al rientro dopo un lunghissimo infortunio. Al 91' il Mapei Stadium trema: un colpo di Gila su corner è di poco alto sulla traversa. Al 95' Volpato stende Tavares ad un passo dal vertice sinistro dell'area, concedendo una punizione pericolosissima che Thorstvedt riesce a mettere in corner. La Lazio ha l'ultimissima chance ma il Sassuolo resiste e porta a casa il bottino pieno.
La soddisfazione
Davvero una bella vittoria quella dei neroverdi, che acquisiscono qualche certezza in più in vista della prossima sfida: domenica ci sarà la trasferta a San Siro contro un'Inter ferita dopo il ko con la Juventus, andarci con gli stessi punti in classifica dei nerazzurri non è male.