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Il Modena batte l’Empoli e spicca il volo: ora è a più 5 dal Palermo. Ed è già clima derby

di Riccardo Panini

	L'esultanza al gol vittoria di Tonoli
L'esultanza al gol vittoria di Tonoli

I toscani vanno in vantaggio con un gran gol di Ceesay, poi Gliozzi pareggia i conti su rigore. Nella ripresa Tonoli segna il gol vittoria e fa esplodere il Braglia

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MODENA. Il Modena getta la maschera. Lo fa col suo uomo mascherato Daniel Tonoli che di questa squadra incarna uno spirito audace e una vitalità inesauribile. Nove giornate sono un pezzo di storia ancora piccolo ma già importate e descrivono in modo plastico una capolista niente affatto per caso. Partite come quella di ieri sera sono destinate a diventare pietre miliari di un cammino che è lunghissimo ma il cui passo resta sostenuto, serrato ed insistente. La vittoria sull’Empoli, che non ha mancato di confermarsi squadra convalescente ma di alto livello, è stata strappata dai gialli con la forza ad un destino che stava scrivendo uno svolgimento ed un finale diverso. Il Modena si è opposto con una volontà che è di certo il nucleo dei molti pregi del gruppo guidato da Sottil.

Cade l’ultimo velo di cautela

Le rimonte sono il termometro di questo; sono già quattro in nove partite, con due di queste che si sono trasformate in vittorie: col Pescara e quella di ieri. Ecco perché il 2-1 sulla squadra di Dionisi fa cadere l’ultimo velo di cautele sul ruolo che il Modena potrà recitare in questa serie B: certi traguardi possono essere mancati di un punto, un episodio, ma non ci sono più dubbi che il vertice della classifica sia la posizione più appropriata. Avendo davanti la settimana da tre partite, Sottil ha fatto scattare meccanismi che sono ormai oliati: Pytthia torna titolare, Defrel affianca Gliozzi. La forza dell’Empoli non era presunta e si è confermata reale. Lo si capisce piuttosto in fretta già dopo i primi minuti di gioco perché il Modena, al contrario di altre partite casalinghe, non alza la pressione dentro la metà campo dei toscani che nel palleggio hanno la qualità necessaria per eluderla. Il rischio di aggredire alto l’avversario sarebbe stato troppo grande e così la squadra canarina, con realismo, ha organizzato una partita di possesso e molto più ragionata delle precedenti. Il tema diventa però un po' ripetitivo: l’idea è quella di cercare gli ZZTop sugli esterni per metterli nella condizione di andare all’uno-contro-uno sfruttando anche, soprattutto a destra, l’intraprendenza di Santoro e Tonoli nelle sovrapposizioni. Il ritmo non è alto e la palla non gira veloce, il risultato è che Zampano a sinistra fronteggiato da Elia (gran duello) e Zanimacchia dalla parte opposta controllato da Carboni, non hanno quasi mai l’occasione per sparigliare le carte. Servirebbe più rapidità e l’Empoli, molto ben piazzato da Dionisi, spifferi ne lascia pochi.

Ora… il derby

Anzi, il varco lo trova con Ceesay che scappa al 22' a sinistra e con gran diagonale porta in vantaggio gli ospiti. Il Modena reclama un fallo da rigore su Santoro che il narciso e permaloso Tremolada sorvola; l'arbitro fa lo stesso fa sul mani di Ghion che respinge allo scadere del tempo un tiro violento di Santoro ma stavolta il Var irrompe: rigore, Gliozzi, pareggio. E’ un gol fondamentale perché è la miccia che fa esplodere il Modena. La squadra di Sottil, come già in gare precedenti, piazza un’accelerazione che lascia sul posto l’avversario. La veemenza della prestazione è persino incontenibile pure per un Empoli che chiude con ordine. Il cross di Zampano per il colpo di testa di Tonoli che decide il risultato è il completamento di un copione recitato con ostinazione. Martedì a Reggio per la capolista sarà un’altra infornata di stimoli: a questa squadra sembra proprio non servire altro per sorprendere una volta di più.  l

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