Berardi fa 150 però non basta. Il Sassuolo trafitto dal Genoa
Prima vittoria stagionale dei Grifoni, cocente delusione per i neroverdi
REGGIO. Non basta il 150° gol di Domenico Berardi per far vincere il Sassuolo, che si arrende al Genoa sotto i colpi di Malinovskyi e Ostigard, che decide il match con una capocciata al 93’. Sfuma così l'occasione di fare il salto in classifica per gli uomini di Grosso, che i troppi errori del primo tempo li pagano nel finale.
SASSUOLO NON PERVENUTO
“Formazione tipo” con Muric tra i pali, Walukiewicz e Doig sulle fasce, con Idezes e Muharemovic al centro della retroguardia, Thorstvedt, Matic e Konè in mediana, Berardi, Pinamonti e Laurientè nel tridente offensivo. Da segnalare l'assenza in panchina di Volpato, fermato da un problema muscolare. Da subito i neroverdi sembrano in confusione, la nota solidità difensiva lascia spazio a un colabrodo di cui gli avversari provano ad approfittare ripetutamente. La prima chance è al 15': un tiro da posizione defilata di Vitinha attraversa tutta la linea di porta, pochi secondi dopo Colombo calcia altissimo da centro area. È il preludio del gol: corner di Martin da sinistra, Muric respinge, ma non riesce a rientrare tra i pali, Malinovskyi fa partire un missile dalla lunetta e firma il vantaggio: è il 18' e il Genoa è avanti. Al 26' il Sassuolo prova a rispondere: cross morbido di Walukiewicz e colpo di testa di Pinamonti, Leali c'è. Non passa nemmeno un minuto e il destro di Konè da fuori esce di un soffio. Alla mezzora i rossoblu sfiorano il raddoppio: Vitinha, indisturbato, calcia dal limite, una deviazione di Thorstvedt per poco non fa danni, ci pensa Muric a salvare in angolo. Al 33' è ancora Pinamonti, ben servito da Doig, a far tremare gli avversari sempre di testa, ma questa volta la palla è alta sulla traversa. Poi il tentativo arriva addirittura di tacco, Leali dice ancora no. Intanto continua la serata no in quanto a fase difensiva, e infatti al 40' ci prova ancora Colombo, per fortuna con poca mira. Non fa meglio di lui Laurientè, che non sfrutta un buon filtrante di Konè. Prima dell'intervallo, arriva anche un'opportunità su punizione, ma il francese non ripete la prodezza di Cagliari, la palla è alta.
Si va a riposo sullo 0-1 e, a dirla tutta, il passivo della squadra di casa avrebbe potuto essere ben più pesante.
DOCCIA FREDDA
La ripresa si apre col pareggio del Sassuolo: corner da sinistra di Laurientè, spizzata di testa di Vitinha dal primo palo verso il secondo, lì c'è Berardi e la mette dentro: è il suo 150° gol in maglia neroverde. Al 52' Thorstvedt va vicinissimo al raddoppio con un diagonale dal limite. Poco dopo è Leali a dire no al norvegese, sulla respinta Laurientè “cicca” il pallone. Grosso si gioca i primi cambi al 64': fuori Laurientè e Konè, dentro Fadera e Vranckx. Nel successivo quarto d'ora non succede nulla, arrivano altre due sostituzioni: Berardi e Doig lasciano il campo a Cheddira e Colibaly. Nei minuti finali c'è spazio anche per Moro, si siede Pinamonti. Al 93’ la doccia fredda. Fadera scivola e il Genoa riparte, Muharemovic spende il giallo e concede una punizione dalla fascia destra; Martin calcia in area, Ostigard svetta di testa anticipando Vrankcx e beffa Muric. Parte la revisione del VAR per un possibile offside , ma il gol viene convalidato. I tre punti vanno al Genoa, al Sassuolo resta il rammarico di aver di fatto concesso un tempo. Domenica alle 12.30 la trasferta sul campo dell'Atalanta.
