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Il lutto

Addio a de Adamich, quando il Drake lo chiamò a Modena

di Giovanni Medici

	Andrea de Adamich a bordo della Ferrari 166 F2 all’autodromo di Modena nel 1968
Andrea de Adamich a bordo della Ferrari 166 F2 all’autodromo di Modena nel 1968

È stato pilota della Ferrari in Formula Uno e poi giornalista televisivo

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MODENA. Andrea de Adamich, morto mercoledì 5 ottobre 2025 a 84 anni, ha corso per cinque anni in Formula Uno ma per un periodo più lungo in tante competizioni in giro per il mondo. Nel 1964 la sua esperienza con le vetture Ferrari inizia guidando una 250 LM privata alla Targa Florio. Ci sono molte foto in bianco e nero che lo ritraggono in quegli anni all’Aerautodromo di Modena mentre prova monoposto di Maranello di varie categorie, anche Can Am.

L’esperienza in Ferrari

Dopo aver battuto Ignazio Giunti a Vallelunga Enzo Ferrari si accorge di lui e a fine 1967 a Modena guida la 312 di F1 di Amon: «Pensai, questo non è il mio mestiere e invece avevo solo un sedile inadatto, poi sistematolo ho cominciato ad andare fortissimo». A Monza batte Amon nel confronto sui tempi, idem a Vallelunga dove fa il record della pista. Firma così il contratto per sei Gp (alla Ferrari c’erano già Amon e Ickx) e per correre l’europeo F2 con la Dino 166. Forghieri comunque si risentì, spiegò De Adamich qualche anno dopo, perché il Drake lo aveva chiamato a guidare le sue monoposto senza informarlo della sua scelta. Nel 2007, per i sessant’anni Ferrari, De Adamich tornò in pista a Fiorano con la sua 166. A fine 1967 corre a Jarama, in Spagna, in un Gp non valido per il mondiale. Nel 1968 con la Ferrari ufficiale di Formula Uno corse il Gp in Sudafrica, ma a Brands Hatch, in Gran Bretagna, nel corso delle prove di una gara ebbe un grave incidente che lo tenne fermo diversi mesi a causa di due vertebre cervicali rotte.

Il Drake: «Pilota furbo e attento alle pubbliche relazioni»

La sua esperienza con la casa di Maranello durò solo per quell’anno, forse Ferrari non credeva più in lui. In un suo libro il Drake lo definì “furbo e attento alle pubbliche relazioni”. Dopo un altro incidente a Silverstone nel luglio 1973 il piede destro di De Adamich non poteva più assisterlo per gare pesanti come quelle di Formula Uno e dunque nel 1974 il pilota triestino smise. “Nel 1968 debuttò con la Scuderia Ferrari in Formula 1, disputando quattro Gran Premi e contribuendo al tempo stesso alle attività del Cavallino Rampante nelle gare per vetture Sport Prototipo. L’anno successivo – ricorda la Ferrari in una nota - ottenne un prestigioso successo internazionale vincendo la Temporada Argentina di Formula 2, a conferma della sua versatilità e del suo talento tecnico e agonistico”. De Adamich ha legato il suo nome anche all’Alfa Romeo: vince con essa il Campionato Italiano di Formula 3 nel 1965 e l’Autodelta, la squadra corse di Arese, lo ingaggia, e al volante della Giulia GTA si laurea per due volte Campione Europeo Turismo, nel 1966 e nel 1967. In Formula Uno ha corso pure con McLaren, Surtees, March e Brabham, in tutto trenta Gran premi.

Gli anni in televisione

Smessi i panni del pilota De Adamich decise poi di dedicarsi ad altre attività e poi alla tv (chi non ricorda la trasmissione Grand Prix su Italia Uno?) fino a fondare nel 1991 il Centro Internazionale Guida Sicura, che ha sede assieme alla Scuderia che porta il suo nome a Varano de Melegari, in provincia di Parma, di proprietà della Scuderia stessa. Da oltre trent’anni questo Centro collabora con Maserati e Ferrari e fu Montezemolo a chiamarlo per iniziare la collaborazione. Arturo Merzario lo ricorda così: “pilota molto tecnico era un carattere coriaceo e persona molto autorevole: riusciva ad allacciare ottimi rapporti con i responsabili delle squadre ottenendo spesso alcuni vantaggi. Nella prima metà degli anni ‘70 eravamo i due piloti nostrani più in vista”. De Adamich abitava proprio dietro la collina che domina l’autodromo parmense.

I figli Gordon e Cora hanno anche corso e vinto nel Campionato Turismo. I funerali dell’ex pilota, che nel 2022 era stato nominato Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, saranno celebrati sabato 8 ottobre alle 14 nella chiesa di Varano, segnala l’amico Franco Nugnes. 

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