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Flora Tabanelli al J Medical con Federica Brignone e Marta Bassino: «Olimpiadi? ci provo»

di Gabriele Molteni

	Tabanelli, Brignone e Bassino al J Medical
Tabanelli, Brignone e Bassino al J Medical

La stella del freeski azzurro al lavoro a Torino dopo il grave infortunio al ginocchio, con lei anche le campionesse dello sci alpino che rischiano di saltare i Giochi invernali di Milano-Cortina. Giovanni Malagò: «Facciamo il tifo per loro, ci sono speranze»

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TORINO. È iniziata la corsa contro il tempo di Flora Tabanelli con un solo difficile obbiettivo nel mirino: le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. A distanza di pochi giorni dall’infortunio rimediato in allenamento in Austria che le ha provocato una lesione al legamento crociato anteriore la sciatrice diciassettenne dell’Appennino modenese ha infatti iniziato la fase di recupero al J Medical di Torino, dove sono al lavoro anche le campionesse dello sci alpino azzurro infortunate e a rischio Giochi, Federica Brignone e Marta Bassino.

Il recupero

Flora Tabanelli ha scelto di non operarsi, optando quindi per la terapia conservativa, e la speranza dichiarata è quella di un recupero lampo che le possa permettere tra meno di tre mesi di partecipare alla rassegna olimpica. Tra un mese le sue condizioni verranno rivalutate e, nel caso in cui il suo ginocchio venga considerato in fase di guarigione, potrà riprendere gradualmente gli allenamenti. In caso contrario invece sarà obbligata ad operarsi, cominciando a pensare già alla stagione 2026/2027. «Ho iniziato il mio percorso di riabilitazione – ha scritto Tabanelli sui social – ora è tempo di guardare avanti con determinazione e impegno, sperando in buoni sentimenti che mi aiutino a tornare a fare ciò che amo di più. Un enorme grazie alla Federazione, al Gruppo Sportivo Esercito e alla Commissione medica – in particolare al dottor Andrea Panzeri e al dottor Gabriele Thiebat – per la professionalità e il costante supporto. Grata anche ai miei sponsor per essere sempre al mio fianco, a mio fratello Miro che c’è sempre per me, e a tutti coloro che ogni giorno mi mandano tanto affetto e incoraggiamento».

Le gare di freeski

La giovane atleta era ai nastri di partenza una delle più indiziate per arricchire il medagliere azzurro a Milano-Cortina e, nel caso in cui riuscisse a recuperare, potrebbe ambire a piazzamenti importanti. Dovrebbe gareggiare a Livigno il 7 febbraio nelle qualificazioni di slopestyle e il 9 nell’eventuale finale e il 14 febbraio nelle qualificazioni del big air, l’appuntamento più atteso nella specialità in cui è già campionessa mondiale, e il 16 febbraio nell’eventuale finale.

Maledizione azzurra

Sul suo infortunio si è espresso anche il presidente della Fondazione Milano-Cortina, Giovanni Malagò: «Questa successione di infortuni che ha coinvolto Federica Brignone, Marta Bassino e Flora Tabanelli (tutte al lavoro al J Medical per recuperare, ndr) ci rattrista e ci preoccupa, ma ci sono speranze ottimistiche che siano in condizione di poter gareggiare alle Olimpiadi. Facciamo il tifo per loro». La sciatrice modenese infatti nel suo iter riabilitativo è in compagnia di altre due campionesse. Bassino ha rimediato una frattura del piatto tibiale della gamba sinistra, dovendo così rinunciare definitivamente al sogno olimpico, mentre Brignone, che ad aprile ha subito un tremendo infortunio che le ha causato la frattura della tibia e del perone, oltre alla rottura del legamento crociato anteriore e del legamento collaterale mediale, può ancora sperare.

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