Oggi Sassuolo-Fiorentina: ultime dal campo e probabili formazioni
Grosso: «Fiorentina avversario di livello, ha difficoltà ma vuole sollevarsi. Non dobbiamo avere paura». Volpato sostituisce Berardi, otto gli indisponibili
SASSUOLO. Girando per Sassuolo riecheggia una frase: “Prima o poi una partita la Fiorentina dovrà pur vincerla, speriamo non sia questa”. Insomma, la gara che i neroverdi si apprestano a giocare contro la Viola sa tanto di possibile trappola.
Mister Grosso
Grosso però non la vede così: «Non ci sono trappole per noi che arriviamo in questo tipo di campionato. Sappiamo tante cose, le stanno dicendo in molti, ma per me la cosa fondamentale è riuscire a far capire quanto sarà importante fare una bella partita, piena sotto tutti i punti di vista, perché l'avversario è di livello, ha delle difficoltà e vuole superarle. Dobbiamo concentrarci su quello che riguarda noi, voglio intensità, qualità e grandissimo spirito di sacrificio. La testa conta tantissimo, ma non solo in questa occasione, è sempre determinante, ti fa riconoscere le situazioni, ti fa rimanere dentro le situazioni, ti aiuta a cercare le soluzioni. È un aspetto fondamentale su cui proviamo a lavorare, perché è quello che poi ti permette di tirare fuori le altre caratteristiche, fisiche, tecniche e tattiche, senza il cervello tutto il resto diventa secondario. Loro hanno a disposizione tanti ragazzi, possono usare diverse modalità di gioco, potrebbero cambiare e tutto questo deve farci alzare il livello di presenza e di intensità».
«Paura di nessuno»
Non deve quindi esserci la paura di essere la prima squadra con cui la Fiorentina vince: «Il termine “paura” non mi entusiasma se applicato allo sport. È fondamentale avere grandissimo rispetto per l'avversario, aver timore del fatto che quelli che affronti hanno delle caratteristiche che possono metterti in difficoltà, ma questo deve stimolarti a mettere in campo le tue di caratteristiche, con coraggio e personalità».
Berardi ko, ecco Volpato
Se già la sfida è impegnativa, è chiaro che affrontarla senza Berardi complica ulteriormente le cose: «Molto probabilmente giocherà Volpato. Domenico per noi è importantissimo, ci è dispiaciuto tantissimo per quello che è successo, ma bisogna prenderne atto e farlo diventare un’opportunità, le difficoltà nel corso di una stagione arrivano per tutti».
Col Como a partita in corso al posto di Pinamonti è entrato Moro. Cheddira è stato invece spesso impiegato sulla fascia: «Mi è piaciuto molto com’è entrato Moro, peccato perché ha avuto anche un’opportunità per riaprire la partita e non è successo. La differenza è che Luca è un centravanti a tutti gli effetti, Cheddira è un centravanti, lo sa fare e l’ha fatto, ma ha le caratteristiche per giocare anche da attaccante esterno, sa riconoscere i tempi con cui attaccare la profondità, forse lo fa con meno qualità rispetto agli esterni che abbiamo, ma lo fa con un’intensità e una cattiveria che lo contraddistinguono. Domenica scorsa ho preferito Moro perché pensavo molto utile, come poi è stato, un giocatore che collegasse il gioco e andasse anche a finalizzare, con Walid invece saremmo andati tanto negli spazi, e c’erano già giocatori così in campo. Abbiamo sei giocatori offensivi, senza contare Pierini che può diventare il settimo ma anche il sesto nelle rotazioni a centrocampo. Tutti devono sentirsi partecipi al cento per cento».
Gli indisponibili
Con l’infermeria che si riempie dopo l’infortunio di Domenico Berardi, Grosso dovrebbe confermare, ad eccezione del cambio obbligato sulla fascia destra, la formazione che è scesa in campo a Como. Nessuno degli indisponibili ha recuperato, ad eccezione di Lipani che aveva saltato l’ultima partita per un semplice attacco influenzale, e il Sassuolo dovrà quindi ancora fare a meno di Vranckx, Turati, Romagna, Paz, Pieragnolo, Skjellerup e Boloca. Salvo sorprese i neroverdi dovrebbero quindi scendere in campo con Muric tra i pali e la linea a quattro formata da Doig, insidiato sempre da Candè, e Walukiewicz ai lati e Muharemovic e Idzes al centro. Anche a centrocampo confermato il trio che sta dando buone risposte fino ad ora, formato da Thorstvedt, Matic e Konè, con in panchina Iannoni, Lipani e Pierini che, come confermato da Grosso, può agire anche da mezz’ala. Il posto di Berardi verrà occupato da Volpato che ha una grande occasione per dimostrare il suo valore, mentre dall’altro lato è probabile che sia ancora Laurientè a partire titolare, anche se il ballottaggio con Fadera resta vivo. Come centravanti spazio ancora a Pinamonti.

