La svolta: il Sassuolo non è più “Berardi-dipendente”
Trovata un’autonomia offensiva: già undici giocatori diversi in gol
SASSUOLO. Una volta si parlava di un Sassuolo “Berardi-dipendente”, ma quanto visto finora in campionato pare mettere decisamente in discussione questo assunto.
Già, perché la squadra di mister Fabio Grosso sta rispondendo bene all’assenza forzata del suo leader tecnico, ai box da due partite consecutive a causa dell’infortunio rimediato nella gara in trasferta a Como e che si rivedrà in campo a fine gennaio 2026.
Le risposte con Fiorentina e Milan
Una risposta convincente è arrivata proprio nella partita immediatamente successiva a quella dello stadio Sinigaglia, quando il Sassuolo ha superato in rimonta la Fiorentina al Mapei Stadium. Nella gara interna con la Viola, in particolare si è distinto proprio chi aveva il difficile compito di coprire la zona del campo solitamente di competenza di Berardi, ovvero Cristian Volpato, autore di un gol ed un assist.
La fase offensiva neroverde ha ben figurato anche domenica scorsa all’ora di pranzo allo stadio Meazza. Nella sfida al Milan dell’ex Massimiliano Allegri, il Sassuolo è riuscito ad andare in rete due volte, prima con Ismaël Koné e poi con Armand Laurienté, strappando un pareggio di prestigio ad una squadra in lotta per lo scudetto. In realtà anche prima dell’infortunio di Como, nel corso di questa stagione, la formazione neroverde aveva dovuto fare a meno di Domenico Berardi.
I precedenti vittoriosi
Il numero 10, infatti, aveva già saltato due gare in campionato: ad inizio ottobre non aveva preso parte alla trasferta di Verona e a fine ottobre a quella di Cagliari. In entrambe le circostanze, il Sassuolo è stato in grado di raccogliere il bottino pieno vincendo di misura.
Allo stadio Bentegodi è risultata decisiva la rete di Andrea Pinamonti, in gol anche in Sardegna insieme a Laurienté, per il 2-1 neroverde. Nelle quattro partite di campionato disputate finora senza Berardi, dunque il Sassuolo ha conquistato tre vittorie ed un pareggio. Numeri che, appunto, sembrano evidenziare come mister Fabio Grosso abbia a disposizione una rosa con diversi giocatori in grado di risolvere le partite, anche in assenza del calciatore più rappresentativo.
I dati parlano chiaro
Una rosa che così “Berardi-dipendente” non è. A conferma di questo c’è anche il fatto che i 21 gol realizzati ad oggi in campionato dalla squadra emiliana sono arrivati da 11 marcatori diversi: oltre a Berardi, hanno già segnato Pinamonti (4 gol), Laurienté (3 gol), Koné (3 gol), Fadera, Cheddira, Iannoni, Matic, Thorstvedt, Volpato e Muharemovic.
La fase offensiva neroverde quindi pare avere le sembianze di un coro, dove spicca ancora l’individualità di Berardi (4 gol e 3 assist in 11 partite per lui), ma che è in grado di eseguire il proprio brano anche quando deve fare a meno della sua voce principale. La sfida con il Torino in programma domenica alle 15 al Mapei Stadium, sarà un'altra occasione per dimostrare che il Sassuolo è un collettivo che può contare su tante soluzioni. In attesa del rientro del suo campione con l'anno nuovo.
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