Gazzetta di Modena

SESTOLA. Le tre modenesi potrebbero ancora accedere alle prefinali di Jesolo grazie alle ultime tappe di Bedonia e di Miramare di Rimini. A Sestola tutte e tre sono apparse molto decise nel perseguire i loro obiettivi. Si tratta di Ludovica Campana, Elisa Palumbo e Chiara Bracali. Elisa Palumbo, 21 anni, è di Cavezzo ed è “Miss Modena”. Dopo essersi diplomata in ragioneria (indirizzo informatico) lavora come barista al “Kariba-Spago&Drink” di Cavezzo, ed è stata proprio la titolare ad iscriverla al concorso. Il suo sogno è quello di trovare un lavoro stabile in questo settore. È alta 1.75, ha capelli castani e occhi marroni e ama il basket (ha giocato nel Cavezzo fino allo scorso anno), ed è nata sotto il segno dei Gemelli. Ha una grande passione per Biagio Antonacci, Ligabue ma soprattutto per Vasco Rossi. «Prima di tornare a casa - dice - mi piacerebbe passare da Zocca, per visitare il paese natale della più grande rockstar italiana». Ludovica Campana, che a luglio si è conquistata la fascia di “Miss Papeete Beach” a Milano Marittima, è di Campogalliano, ha 18 anni e ha da poco conseguito la maturità in ragioneria. Nonostante la giovanissima età ha già iniziato una brillante carriera da modella. «Mio obiettivo - afferma - è quello di poter lavorare nel mondo della moda o della televisione». Tra i suoi modelli di riferimento Belén Rodriguez e Melissa Satta. Chiara Bracali, 25 anni, di Carpi, che ha da poco vinto la fascia di “Miss Terza classificata Miluna”, non è, invece, un volto nuovo a Miss Italia. È, infatti, alla sua seconda partecipazione, essendo già presente nel 2012, anno in cui vinse il titolo di Miss Modena. Alta 1,76, capelli corti color castano scuro e occhi marroni, fisico longilineo e sguardo dolce, è laureata in arti visive con un master in progettazione e collezione moda, ma anche con un diploma come pasticcera e panificatrice. «Sono già occupata - afferma con soddisfazione - nel campo della moda come indossatrice e modella. È un lavoro che mi piace molto e che spero di continuarlo». (a.g.)