Gazzetta di Modena

La pittura vibra di angosce

di Michele Fuoco
La pittura vibra di angosce

Nello spazio di via tesi i lavori di Ewa Barbara Konopka

29 agosto 2014
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ZOCCA. È ricca di rimandi anche colti, di simboli, di allusioni la pittura che Ewa Barbara Konopka presenta nello spazio espositivo della centralissima via Mauro Tesi di Zocca. Una pittura che intreccia motivi diversi, legati alla storia dell'arte, ai luoghi in cui l'artista vive (Guiglia) ed è vissuta (Polonia), al terrore della guerra e della violenza gratuita, alle tensioni religiose, ad una vivissima ricerca di spiritualità, alla denuncia di sentimenti logori, alle inquietudini e alle paure del nostro del tempo. È quanto esprimono le opere selezionate per questa mostra, a partire da “Angelo vulnerasti cor meum”, con un angelo adirato, pronto a colpire con la sua lancia in una mano. Non basta un muro, a poca distanza da lui, a frenare la sua furia, perché la sua presenza indica come la forza divina sia invisibile e invincibile. La coscienza dolorosa della guerra reca il “combattente ellenico”, le cui menomazioni inducono a riflettere che la vittoria e la sconfitta non sono distanti tra loro, ma si fondono per i gravi danni, le ferite non solo fisiche che i conflitti recano all'umanità. E' un richiamo energico della giovane artista alla seconda guerra mondiale, per rinnovare il ricordo del suo paese, la Polonia, invasa dai tedeschi. Sembra destinato alla morte l'enorme e robusto albero senza foglie, sradicato dalla terra arida, ma una luce intensa che filtra tra i rami sfioranti il cielo, pare conferirgli ancora tanta energia vitale. E una luce forte, insolita è capace di penetrare nei fori aperti tra le nuvole, minacciosamente nere, che portano tempesta nel cielo di Guiglia. Un ritmo di mestizia percorre la “Venus contemporanea” in posa, fredda, statuaria, consapevole della sua condizione, che manifesta uno sguardo nostalgico nel fissare un mondo lontano, ancestrale, distante ma sempre lo stesso. Da evidenziare come tutto il lavoro della Konopka si svolga su una analisi dei particolari per dare senso e significato alla rappresentazione, calibrata nel segno meditato e nel colore mai chiassoso. A sostenere la sua attività creativa è anche la formazione presso l'Istituto di Divulgazione della Cultura (arte, musica, poesia, letteratura) a Olsztyn, e la facoltà di psicologia dell'Università di Bologna. Lo scorso anno ha esposto con il maestro bolognese Mario Nanni al Salotto di L. A. Muratori di Vignola. Fa parte del Circolo degli Artisti di Modena.