Gazzetta di Modena

È nato Prospero Group, un’Europa in sette teatri

di Andrea Marcheselli
È nato Prospero Group, un’Europa in sette teatri

Il progetto presentato a Zagabria. Scopo supportare e promuovere la realizzazione di grandi lavori

27 settembre 2014
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ZAGABRIA. Come già abbiamo avuto modo di sottolineare tempo fa, sono numeri importanti quelli che hanno accompagnato la realizzazione di “Prospero”, il progetto europeo che ha visto, dal 2008 al 2012, sei importanti enti teatrali - fra cui Modena - di altrettante nazioni, uniti nella condivisione di un’attività produttiva e formativa per artisti e operatori del mondo dello spettacolo.

Ben 689 rappresentazioni nei sei paesi aderenti al progetto e in altri undici paesi europei; oltre 60.000 spettatori per le 16 coproduzioni, fra cui l’ibseniano “John Gabriel Borkman” di Thomas Ostermaier, “Le signorine di Wilko” di Alvis Hermanis, “Contes africaines d’après Shakespeare” di K. Warlikowski (tutti visti anche a Modena); un’attività continuativa di stage, laboratori, workshop, convegni, scambi e confronti anche a livello di strutture organizzative.

Non è difficile immaginare quale occasione di crescita si sia rivelata per i teatri aderenti e le loro comunità di riferimento, ed è per questo che ieri, a Zagabria, è stato presentato “Prospero Group”, ovvero l’associazione che vede riunita la maggior parte degli aderenti al progetto allora supportato dalla Comunità europea (Emilia Romagna Teatro Fondazione assieme al Teatro Nazionale di Bretagna, la berlinese Schaubuehne, e il Teatro di Liegi), con tre nuove realtà, il Teatro Nazionale di Croazia/World Theatre Festival di Zagabria, lo svedese Goteborg Stadsteater e il greco Athens & Epidaurus Festival.

Gli scopi rimangono quelli di sviluppare, supportare e promuovere la creazione di sei grandi progetti artistici (per il momento identificati ne “Lo stupro di Lucrezia” di Angelica Liddel, che vedremo al teatro Storchi per il festival “Vie”, “The Forbidden Zone” di Katie Mitchell, che dovrebbe giungere a Modena l’anno prossimo, e “Ti regalo la mia morte, Veronica” di Antonio Latella, che sarà allestito da Ert la prossima primavera) e un ricco percorso di formazione per giovani attori presso le scuole dei diversi teatri che dovrebbe dare origine ad un evento a Berlino nella prossima primavera.

Dubravka Vrgoc, direttrice del Teatro Nazionale di Zagabria, e Serge Rangoni, direttore di Liegi, hanno voluto proprio sottolineare l'importanza del progetto per la coproduzione di spettacoli di altissimo livello ma anche per l'occasione produttiva che consente ai migliori giovani di misurarsi su una scala altrimenti impensabile; Pietro Valenti, direttore di Ert, si è invece soffermato sullo specifico delle nuove produzioni che vedono coinvolta la realtà modenese, come lo spettacolo della Liddel e quello di Latella, rimarcando il fatto che gli artisti di Prospero sono supportati, come “accompagnati” nella realizzazione dei progetti, e mai prevaricati, proprio per consentire loro di fare emergere la profonda vena artistica che li caratterizza.

È venuto, per il momento, a mancare il contributo CEE, ma l’importanza del progetto ha convinto i diversi enti a stanziare cifre anche importanti per il suo finanziamento (per Ert 100.000 euro), giacché grazie a “Prospero” i diversi artisti e i teatri, con i loro operatori, è come se partecipassero alla costituzione di un’Europa unita, di fatto è come se si sviluppasse una nuova generazione di artisti appunto “europei”, ha ribadito Martin Lorente del Teatro Nazionale di Bretagna, che si è detto fiero di poter partecipare a lavori che riescono a produrre risultati di così straordinaria qualità. E non è cosa di tutti i giorni la concretizzazione di un’impresa culturale di questo livello condivisa su un simile piano internazionale.

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