Gazzetta di Modena

Le mummie di Roccapelago diventano un racconto

Le mummie di Roccapelago
Le mummie di Roccapelago

Elena Bellei, scrittrice di Modena, nel libro "Tornare alla luce" (edito da Artestampa) racconta la storia di una madrte di 500 anni fa

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MODENA. Aquina Ferroni, una giovane donna di Roccapelago; Maria Ori, l'amica devota; Lo Straniero, mercante di tessuti; Agnese, madre di Aquina; l'antropologo. Sono questi i protagonisti principali del racconto “Tornare alla luce” di Elena Bellei, pubblicato da ArteStampa, che prende spunto dal ritrovamento dei corpi mummificati nella cripta della chiesa della Conversione di San Paolo a Roccapelago.

Il testo di Elena Bellei narra la storia di Aquina, una giovane donna del posto, e del suo inconfessabile peccato d'amore. La vicenda ambientata in una comunità nel XVI secolo è narrata dagli stessi protagonisti riportati in vita dalla scienza e dall'immaginazione. Accanto alle parole dei protagonisti, che ripercorrono gli eventi della loro vita, anche quelle di un immaginario archeologo/antropologo che, da prima con il linguaggio freddo e distaccato della scienza e poi con un' adesione più personale e emotiva, appunta sul suo taccuino le tappe del lavoro di recupero.

Una narrazione di fantasia che poggia però sulle informazioni scientifiche derivanti dalle ricerche compiute sui corpi mummificati e sui reperti (abiti, fogli di preghiera, anelli, medaglie). Lo scavo archeologico risale ai primi mesi del 2011 e gli studi sui corpi e sui reperti sono proseguiti fino ad oggi impegnando biologi, antropologi, entomologi, esperti di tessuti. «È stato il ritrovamento di una giovane donna con un figlio in grembo che mi ha convinto a scrivere questo racconto" - dice l'autrice - Una giovane madre di 500 anni. Per questo ho dedicato il libro al corpo delle madri. Sono stata molto toccata dagli indumenti ritrovati in cripta, esposti ora al museo di Rocca. Camicie e sudari di tela bianca, bordati di merletti, arricciature, piccole fettucce di seta tinte di azzurro, che ci hanno restituito le immagini di un lavoro di cura raffinato e commovente nonostante l'estrema miseria e i pochi mezzi a disposizione».

Elena Bellei è giornalista, si occupa di comunicazione. Ha pubblicato per Incontri il romanzo Mater. Dove finisce la terra e la raccolta di racconti Tutte le forme che può prendere l'amore. Finalista del Premio Loria 2010 con Storia di Lena e di suo figlio Vìtia che non smetteva di morire pubblicato da Marcos y Marcos. È autrice di testi teatrali.