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Francesco Benozzo: undici brani per il suo “L’inverno necessario”

Francesco Benozzo: undici brani per il suo “L’inverno necessario”

MODENA. È uscito lunedì il nuovo album di Francesco Benozzo “L'inverno necessario” prodotto dall’etichetta danese Tutl Records. Il nome del cantautore e poeta modenese, recentemente, è stato anche...

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MODENA. È uscito lunedì il nuovo album di Francesco Benozzo “L'inverno necessario” prodotto dall’etichetta danese Tutl Records. Il nome del cantautore e poeta modenese, recentemente, è stato anche segnalato per la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura da una sezione spagnola del Pen Club International (la più antica organizzazione internazionale di letterati) per la sua opera basata sull'oralità e la descrizione del paesaggio. Il nuovo disco è composto da undici brani, e include sei composizioni (L’inverno necessario, Luna epiglaciale, Danza autobiografica, Eco del mare, Cerco ancora un’isola, Canto d’esilio), tre brani tradizionali (il catalano La presó de Lleida, la ballata portoghese Saudàdes ao meu bem dell’Isola di Madeira, il blues Betty and Dupree della Lousiana) e due pezzi strumentali (il gallese Ffarwell i Aberystwyth e lo scozzese The mist covered mountains of home, quest’ultimo inteso come tributo al chitarrista John Renbourn, scomparso di recente, e suonato con l’arrangiamento creato dallo stesso Renbourn). Si tratta dell’ottavo album dell’arpista, che ha realizzato i precedenti tra Italia, Gran Bretagna e Danimarca. Benozzo si è esibito in diversi festival internazionali, tra cui, di recente, il “Summartonar” danese e al festival Folk “Tradicionarius” di Barcellona, dove nel 2013 ha rappresentato la musica folk d’autore italiana. Vincitore nel 2004 di una menzione speciale della critica ai “Folk Awards” di Edimburgo, nel 2010 è stato finalista al Premio Tenco. Ha vinto per due volte il Premio Nazionale Giovanna Daffini per la musica (2013 e 2015). Ha suonato in teatri quali il Millenium Theatre di Cardiff, la O'Rehally Hall di Dublino, Il il Pazo da Cultura di Santiago de Compostela, il Teatro Municipal di Madeira, il Teatro Nacional de Cataluña di Barcellona. Tra i precedenti Cd di Benozzo si ricordano In'tla piola, stampato dalla casa discografica gallese Sain Records nel 2001, che ha visto la partecipazione alla post-produzione di John Cale, spalla” di Lou Reed nei Velvet Underground, e Terracqueo, del 2009, prodotto dalla Tutl Records danese, arrivato alle finali del Premio Tenco, e giudicato “Best album of the Month” (maggio 2009) dalla rivista “RootsWorld”. Tra il 2013 e il 2014 Benozzo ha inciso due album con il polistrumentista Fabio Bonvicini, recuperando i canti della tradizione libertaria-anarchica di fine ‘800, e dando vita a una serie di concerti culminati in una tournée canadese del novembre 2015. Nel 2014 e 2015 ha collaborato con i Fratelli Mancuso realizzando un concerto dal titolo “Un requiem laico”, di cui sta per uscire un Cd prodotto dall'Arci nazionale.