Gazzetta di Modena

Già in passato ho parlato dei bellissimi alberi secolari presenti in più punti ed in più specie sul nostro territorio. Questa volta vi porto alla scoperta dell'Ulmus Glabra, ossia dell'Olmo Montano.

Nei pressi della nostra Pievepelago, all'interno del Parco del Frignano, si trova l'esemplare più vecchio d'Italia, oltre che fra i più longevi d'Europa.

La sua età è ricompresa fra i 500 ed i 600 anni, la sua altezza arriva fino a 25 metri, mentre la circonferenza, in alcuni punti, è di quasi 7 metri! Un vero gigante buono delle nostre montagne...

Ma dove si trova con precisione questo enorme albero? Come dicevo, siamo nel Parco del Frignano, al centro di una borgata chiamata Casa Mordini, località Tagliole, a 1250 metri di altitudine.

Pensate che l'olmo è inserito dal 1982 nella lista degli alberi di eccezionale valore storico o monumentale ed appartiene ad una specie che è molto diffusa proprio sulla nostra penisola.

Il nostro olmo, dall'inizio del XVIII secolo, si trova a fianco di un edificio religioso, dedicato alla figura di Maria. Nel corso dei secoli, la sua continua crescita e sviluppo hanno portato il suo maestoso tronco quasi ad appoggiarsi all'oratorio, mentre i rami si sono estesi, quasi come a proteggerlo... o forse è il contrario: l'edificio mariano protegge il grande olmo, permettendogli di continuare a crescere sano...

Molti esemplari di Ulmus Glabra, nel corso del tempo possono essere colpiti da “grafiosi”, una malattia che può non lasciare scampo. Comunque, nel 2015, l'albero è stato oggetto di un intervento volto a preservarne la salute, consistente in una potatura mirata, alla ripulitura da muschio ed ulteriori cure. D'altronde, è proprio l'unione delle forze e dell'amore umano, assieme a quello della natura e di tutto ciò che ci circonda, che permette a tutti ed a tutto di rimanere in equilibrio e vivere serenamente. Mai come ora dovremmo rendercene conto.

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