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Lago turchino piccola perla tra le rocce

Lago turchino piccola perla tra le rocce

16 aprile 2022
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Anche se le temperature negli ultimi giorni sono state piuttosto basse, al di sotto delle medie stagionali, il sole non è mai mancato. Questo mi ha permesso di fare un'escursione già fatta in precedenza, arricchendola con la visita di un paio di luoghi che ancora non conoscevo.

Il Parco del Frignano presenta diversi sentieri, ed uno di questi porta alla scoperta dei suoi quattro laghi: lago Santo, lago Baccio, lago Turchino e lago Torbido.

Mentre dei primi due ho parlato in passato, del lago Turchino e Torbido non ero a conoscenza. In tutti i casi, il percorso parte dal grande parcheggio a pagamento a soli dieci minuti a piedi dal lago.

Indicazioni per Pievepelago, Passo delle Radici, Tagliole e quindi Lago Santo. Questo lago è il più grande e frequentato del nostro Appennino, con una superficie di quasi 60.000 metri quadrati ed una profondità che raggiunge i venti metri. A breve distanza il lago Baccio, le cui origini sono sconosciute. La sua forma ovale ed il fatto che si trovi ad oltre 1500 metri sul livello del mare farebbero pensare che sia di origine vulcanica, ma la zona non lo è mai stata. È davvero unico nel suo genere.

Continuiamo il nostro tour prendendo il sentiero CAI 523 (deviazione sul percorso fra lago Santo e Baccio), ed in meno di quattro chilometri raggiungiamo la perla della giornata: il lago Turchino. Piccolo, piccolissimo con i suoi 30 metri di diametro, prende il nome dal colore delle sue acque. Non aspettiamoci il turchese del mare di Villasimius, però nel suo insieme a me è piaciuto.

Ultima sosta, il lago Torbido. Si tratta più che altro di una grande pozza d'acqua che nel periodo estivo si asciuga completamente, mentre in quello invernale si fatica ad individuare perché ghiaccia. Non so se consigliarvelo oppure no... Diciamo che merita principalmente per il paesaggio circostante e la sua collocazione, sotto il Monte Rondinaio, a 1650 m slm. Per chi ci si reca in estate, è interessante vedere le rocce granitiche del suo fondale, completamente scoperte dalla secca.

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