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Lo scroscio delle cascate di Bucamante

Lo scroscio delle cascate di Bucamante

18 aprile 2022
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La scorsa settimana, vittima come tutti degli eventi sempre più ansiogeni che ci circondano, ho sentito il forte bisogno di scappare dalla città per immergermi nella natura. Non avevo molto tempo, alle 14 dovevo essere a casa per il rientro di mio figlio da scuola, ma avevo in mente un paio di posti che avrei potuto raggiungere in breve tempo. Uno di questi sono le cascate del Bucamante. Vi ero già stata alcuni anni fa, raccontandone proprio sulla medesima rubrica, ma stavolta vorrei coinvolgervi a livello sensoriale più che visivo. Il contatto con la natura che andavo cercando era più olistico/spirituale che materiale. Ho lasciato la macchina nello spiazzo all'inizio dei sentieri. Non ho nemmeno guardato quale fosse meglio percorrere, accorgendomi solo dopo di aver preso il più ripido. Non avevo nè scarponcini nè bastoncini, ed essendo sola vi dirò che me ne sono pentita. Il sentiero che ho preso è l'ultimo che trovate sulla sinistra, quello dove viene indicato anche il castello di Monfestino (dalla parte opposta). Per fortuna il terreno era piuttosto asciutto e gli alberi abbastanza vicini per aiutarmi nella discesa fino al torrente ed alle cascate. Ho cercato di rilassarmi, ascoltando il rumore dell'acqua, mentre il sole mi scaldava la pelle. L'aria frizzante del primo marzo mi ha tenuto comunque vigile, mentre sedevo su un grosso masso a bordo del sentiero. Le piante cominciano ad avere i germogli ingrossati, ma solo alcuni erano pronti ad aprirsi in foglie. Gli uccelli cinguettavano ed assieme al rumore dell'acqua, che piano piano si allontanava, erano gli unici suoni presenti, a parte i miei passi sulle foglie di quercia cadute in autunno ed ormai secche. E' stato davvero rigenerante. La natura è un vero toccasana, meglio di qualsiasi ansiolitico, credetemi. Comunque, per essere pratici, i sentieri per le cascate sono due: il primo, ODINA, lo incontrerete quasi subito ed in parte fiancheggia il fiume. Quello che ho fatto io, il TITIRO, rimane più alto per poi scendere rapidamente ed anche ripidamente.