Gazzetta di Modena

Di Laura Tenebrosi Anche se il caldo torrido della scorsa settimana mi ha messo a dura prova, non gliel'ho data vinta e sono andata alla scoperta di un nuovo posto: il lago e la diga di Ridracoli, nel parco delle foreste casentinesi. Si tratta di un lago artificiale, presente già negli anni '70-'80. Pensate che rifornisce tutte le province della Romagna, incluso San Marino. Un bacino che può arrivare a contenere ben 33 miliardi di litri d'acqua, incorniciato da una fitta vegetazione che dà il suo meglio in autunno, con i toni caldi del foliage. La zona è anche ricca di borghi, perfetta per chi come me ama coniugare sentieri nella natura e tradizione. Come spiegavo prima, la diga risale a quasi 50 ani fa ed è nata per soddisfare i fabbisogno idrico di quasi 50 comuni romagnoli. Il suo inserimento nella natura circostante è stato studiato perfettamente, per impattare il meno possibile e rendere il tutto molto naturale. Si trova a circa 560 m slm e prende le sue acque dai fiumi Bidente e Rio Celluzze. Vivere il lago al meglio è prerogativa di chi vi si reca. Uno dei modi più piacevoli è percorrere il sentiero natura che porta fino al rifugio Ca' di Sopra. Durante la stagione estiva è possibile noleggiare canoe o fare escursioni su battelli elettrici. E' anche possibile godersi un pic-nic a bordo lago, chiaramente quando la stagione non è troppo calda...o troppo fredda :) In zona è possibile visitare anche l’Idro Museo delle Acque di Ridracoli, museo diffuso a cielo aperto che ha la sua parte centrale nella diga, completandosi poi con i suoi 3 rami tematici: paesaggistico, tecnologico e naturalistico. E' anche possibile assistere al monitoraggio dello stato delle acque della diga, tramite la presenza di 2 webcam. Come arrivare alla diga? Da Modena dista poco più di un paio d'ore e l'uscita autostradale consigliata è Forlì, poi bisogna prendere per Santa Sofia. Per chi è avvezzo alla tecnologia, google maps vi porterà facilmente in loco. www.viaggiareconlaura.com