Gazzetta di Modena

Tra Venezia, Maigret e Fassbinder

Alberto Morsiani
Tra Venezia, Maigret e Fassbinder

24 settembre 2022
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Altre uscite provenienti dal festival del cinema di Venezia in sala anche nei cinema della nostra provincia.

È il caso della pellicola “Ti mangio il cuore” di Pippo Mezzapesa, dal libro-inchiesta di Bonini e Foschini, mette in scena con molta verve e ottimo senso dell’immagine visiva il crudele conflitto tra due famiglie criminali in provincia di Foggia, tenuto a bada dal patriarca della mala locale, ma che si scatena incontrollato quando il rampollo di una delle due si innamora della vedova del boss dell’altra; “Don’t Worry, Darling”, opera seconda di Olivia Wilde dopo “La rivincita delle sfigate”, è fantascienza tra thriller psicologico e paranoia Fifties, con la diva in ascesa Florence Pugh e la superstar Harry Styles, moglie & marito in un’utopica comunità che sotto la perfezione nasconde orribili segreti; il francese “I figli degli altri” di Rebecca Zlotowski è la storia di Rachel, quarantenne senza figli che si lega alla figlioletta del suo compagno, un film sull’amore come sentimento incontrollabile che va oltre i legami di sangue e che può segnare la vita degli altri a prescindere dalla durata del rapporto umano instauratosi.

Al Filmstudio 7B prosegue la programmazione in esclusiva dello straordinario “Maigret”: il corpulento Depardieu regala al celebre commissario di Simenon una gravitas fisica e morale, e la regia di Leconte colora la narrazione di un caso di ragazza uccisa della tenerezza, pietas e malinconia tipiche del suo cinema.

La sala Truffaut fino a domenica “Nido di vipere” di Kim Yong-hoon, raffinato thriller coreano con chiare influenze nel mood e nella struttura dei fratelli Coen di “Fargo” e del Tarantino di “Pulp Fiction”: i destini di quattro miserandi si intrecciano attorno a una borsa piena di denaro e il colore dei soldi diventa il rosso del sangue in un puzzle di vite grottesche.

Assieme a “Nido di vipere” la commedia romantica “Tuesday Club – Il talismano della felicità” di Annika Appelin, una storia di autoaffermazione femminile: dopo aver scoperto il tradimento di suo marito, una donna decide di dedicare più tempo per se stessa e la cucina.

Martedì 27 è la volta di “Fassbinder” di Annekatrin Hendel, un avvincente doc sul grande regista tedesco di cui traccia un ritratto artistico a 40 anni dalla scomparsa, che introduce a una retrospettiva di diversi suoi film restaurati, mercoledì 28 di “Wild Nights with Emily Dickinson” di Madeleine Olnek, in cui la grande poetessa americana diventa per la prima volta protagonista non di un biopic serioso e carico di dolente mestizia ma bensì di una commedia carica di brio e di irriverenza, centrata sul suo lungo legame amoroso con la cognata Susan.