Gazzetta di Modena

Il Festival

A Gombola la poesia si fonde con la musica popolare

Nicola Calicchio
A Gombola la poesia si fonde con la musica popolare<br />
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Nel borgo Ginevra Di Marco e Franco Arminio in scena con “È stato un tempo il mondo”

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Polinago Il primo sabato dell'11esima edizione di Trasparenze, (alle 21 di oggi) porta a Gombola la musica e la poesia di Ginevra Di Marco Trio & Franco Arminio con il loro concerto dal titolo “È stato un tempo il mondo”. Il connubio tra una delle voci più riconoscibili del panorama musicale popolare italiano e uno dei più apprezzati esponenti della poesia contemporanea, accompagnati dalla musica di Francesco Magnelli e Andrea Salvadori, porteranno in scena la fusione dei loro mondi, attraverso poesie e canzoni popolari.

Le canzoni di Ginevra Di Marco, che interpreta i testi sociali e civili della musica folk e popolare, così come canzoni della sua storia personale fonde il suo universo interpretativo con le poesie di Franco Arminio, creando un nuovo spettacolo. “È stato un tempo il mondo” è il titolo della serata, mutuato da un verso di un brano dei C.S.I., per ricordarci cosa è stato il mondo e cosa sta diventando, attraverso canzoni popolari, poesia popolare, canzoni d’autore, momenti intimisti e di festa.

«Siamo vicini nello sguardo sulla vita - dice Ginevra Di Marco - l’essere sensibili al silenzio, ai margini, al non clamore, alla bellezza dei paesi abbandonati, al sacro che ci sta intorno e che la nostra vita frenetica non contempla più, visioni che invece sentiamo essere motivo e scopo, tra gli altri, della nostra musica».

La giornata si apre alle 18 con “Tra, o sulle cose in mezzo”, performance di danza di Noemi Piva, uno dei lavori selezionati per le residenze di “Connessioni – giovani visioni artistiche per un nuovo presidio culturale”, progetto promosso da Koras e finanziato grazie all’Avviso Youz Officina della Regione. Un lavoro di i Noemi Piva, con Sara Chinetti e Federica Siani, musica di Daniele Giovannoni, Marco Zicari e James Layton, scenografia di Noemi Piva.

Sempre oggi (alle 20) va in scena l'ultima replica de “Le opere e i giorni”, il nuovo lavoro del Teatro dei Venti, con gli abitanti del territorio, la regia è di Stefano Tè. Il progetto nasce dal recupero della tradizione contadina dell’Ander a Vagg, andare a veglia, incontri nelle serate d'inverno, che prevedevano racconti, canti. Le parole sono frutto del lavoro degli attori partecipanti e della poetessa Azzurra D’Agostino, che le ha cucite con alcuni versi di poeti della scena mondiale, in un gioco drammaturgico che mescola poesia e consigli per la vita quotidiana, come nell'opera di Esiodo che dà il titolo allo spettacolo.

Trasparenze anche quest'anno crea una connessione tra Città e Appennino e ci invita a diventare Spettatori Residenti, per vivere tutte le giornate di eventi.

Spettacoli, concerti, proiezioni, residenze, incontri negli spazi del borgo, nel bosco e lungo i sentieri, una presenza quotidiana in relazione con il territorio, con il coinvolgimento delle realtà locali e la collaborazione degli Abitanti Utopici, i cittadini che affiancano il Teatro dei Venti nella cura dei luoghi e dei progetti.