Gazzetta di Modena

Teatro

Vignola. L’intervento del territorio salva gli spettacoli al Fabbri

Vignola. L’intervento del territorio salva gli spettacoli al Fabbri<br type="_moz" />

Fondamentale l’apporto di Comune e privati

06 settembre 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Vignola Un caso singolare, quello del teatro Fabbri di Vignola. Donato alla città dal fondatore dell’omonimo gruppo industriale nel 2010, affidato dallo stesso Fabbri all’Ert fin dalle origini, ha vissuto pressoché un decennio di grande successo, prima dell’avvento del Covid, grazie al supporto finanziario congiunto offerto dal Comune e dalla Fondazione di Vignola. Quest’ultima, però, con l’ultima gestione non ha rinnovato la convenzione che l’aveva legata al teatro, sospendendone il sostegno finanziario o limitandolo in misura cospicua, mettendone a rischio la possibilità di continuare l’attività. «Alla sua apertura - ha detto ieri in conferenza stampa il presidente Ert Giuliano Barbolini - il teatro Fabbri godeva di un budget da territorio attorno ai 240/250 mila euro.

Allo stato attuale, o meglio nel primo semestre 2023, il budget era ridotto ai soli 100 mila euro del Comune. Capite bene che con gli aumenti che ci sono stati ne è divenuta insostenibile la gestione». Il fatto è che le buone pratiche creano consuetudine sul territorio, consentendogli di crescere culturalmente e più in generale sul piano della civiltà. Non sorprende allora che di fronte al pericolo di vedere scomparire un vero gioiello come il Fabbri, concepito secondo criteri di modernità tecnologica purtroppo rari da trovare in Italia, che ha permesso al mondo che gravita attorno a Vignola di vivere in prima persona esperienze di teatro di assoluto prestigio, ospitando, fra l’altro, rassegne di prosa, danza e musica di livello internazionale, ci si sia attivati per scongiurarne la chiusura.

Il Comune, questa estate, ha promosso la campagna “Adotta uno spettacolo” che ha riscosso un successo figlio, presumibilmente, anche della consapevolezza maturata su quanto garantisce la presenza di una risorsa come il Fabbri. Accanto ad un maggior sforzo profuso dal Comune sono infatti giunte significative sovvenzioni sia dalle aziende del territorio che da privati cittadini, mentre nelle ultime ore pare essersi nuovamente aperta una porta della Fondazione per un contributo che non sarà paragonabili a quello dei primi anni ma ugualmente sembrerebbe poter chiudere positivamente la vicenda.

«Sono confidente- ha concluso infatti Barbolini -che a questo punto possano essersi create le condizioni adeguate a sostenere il costo della stagione, anche perché quando si chiude un teatro è sempre difficile riaprirlo, e sarebbe un peccato pure verso chi, a suo tempo, ha effettuato una donazione tanto importante». A questo punto non resta che attendere gli sviluppi che, si spera, possano portare ad una nuova continuità di esercizio una delle maggiori risorse culturali del territorio non solo vignolese.